di Sergio Pastena
Il classico trionfo amaro.
Già, perché sarà stata pure grande la soddisfazione di Victoria Azarenka per aver portato a casa il trofeo di Doha battendo in finale Serena Williams, ma tutto è stato mitigato dal fatto che la statunitense, raggiungendo l’ultimo atto, si è ripresa quella prima posizione in classifica che le mancava dal 2010 e diventando, con i suoi 31 anni, la più anziana numero uno di sempre. Considerando ciò, il 6-7(6) 6-2 3-6 rimediato in finale fa meno male.
La Williams, peraltro, fino a quel momento aveva condotto un signor torneo soffrendo solo nei quarti contro la Kvitova, ma meglio ancora aveva fatto una Azarenka devastante, capace di spazzare via anche la nostra bravissima Sara Errani, fermatasi ai quarti. In generale un torneo senza sorprese: solo la Kerber si è fermata subito tra le prime teste di serie, ma dal suo settore è emerse una sostituta più che degna come Caroline Wozniacki.
Tra le italiane, oltre alla Errani, male la Schiavone fermata subito dalla Bartoli e appannata anche la Vinci, fuori al secondo turno contro Urszula Radwanska. In soccorso del tricolore, però, è venuto come al solito il doppio: Sarita e Robertina hanno portato a casa un altro titolo battendo in finale Petrova e Srebotnik in rimonta, esattamente come avevano fatto in semifinale contro Groenefeld e Petschke. Impagabili.
In Colombia, invece, la sorpresa è quasi arrivata e a portarla poteva essere quella Catalina Castano di cui parlavamo proprio la scorsa settimana: la colombiana, famosa più che altro per essere stata l’ultima vittima di Martina Navratilova e scesa alla posizione 228 del mondo, si è arrampicata di tigna fino alla finale di Calì, dove però ha dovuto cedere a Lara Arruabarrena-Vecino, testa di serie numero due e al secondo titolo della carriera.
La Castano, tuttavia, si è consolata vincendo il doppio in coppia con la connazionale Duque-Marino.
Ma veniamo ai tornei della settimana.
Occhi puntati su Dubai
Continua il giro delle big per il Golfo Persico e, dopo il Qatar, tocca agli Emirati Arabi Uniti che ospirano il Duty Free Tennis Championship di Dubai.
Poco da dire sul field: ci saranno otto delle prime dieci tenniste al mondo e, quand’è così, non ci sono paragoni che tengano. Non mancheranno, ovviamente, Azarenka e Serena Williams e non ci saranno anche le nostre due golden girl: Sara Errani è la quinta testa di serie ed esordirà contro la tedesca Goerges, mentre Robertina Vinci ha pescato una qualificata. A proposito di qualificazioni, tra le partecipanti c’era anche Maria Elena Camerin che, però, è uscita subito contro la Amanmuradova.
Intanto in America…
Si gioca anche a Memphis, dove è in programma un combined che vede il settore femminile, tuttavia, non particolarmente ricco, anche per la concorrenza parallela e forte dei petroldollari.
Così, negli Usa, la prima testa di serie sarà la belga Kirsten Flipkens e non ci saranno grandissimi nomi. Qualcosa, tuttavia, si riesce a cavare dal buco: ci sarà una Sabine Lisicki in cerca di ripresa, così come l’israeliana Peer. Sarà presente qualche giovane di talento, prima fra tutte Melanie Oudin. Ci sarà qualche osservata speciale tra le teste di serie, e qui ci riferiamo alla britannica Watson e alla francese Mladenovic.
Per ciò che riguarda l’Italia, nessuna traccia, anche nelle qualificazioni.
Colombia atto secondo
La Gira, intanto, continua, e da Calì si passa a Bogotà.
Questo torneo, diciamolo subito, ci interessa particolarmente per due motivi, che rispondono ai nomi di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta. In un torneo che pure vede come prima testa di serie l’ex numero uno Jelena Jankovic, infatti, le nostre attenzioni saranno tutte per le noestre portabandiera, in particolare per Flavia che ritorna dopo un lungo stop e affronta all’esordio la russa Panova. L’urna, invece, ha assegnato una qualificata alla Leonessa mentre l’altra italiana presente, Karin Knapp, ha pescato la ceca Birnerova. Fuori nelle qualificazioni Corinna Dentoni.
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