di Giovanni Cola
Potenzialmente la finale dei Championships tra Petra Kvitova e Eugenie Bouchard può davvero regalare un grande spettacolo. Il pubblico neutrale sarà in grado di apprezzare il contrasto di stili tra le due giocatrici che si contenderanno il titolo di quest’anno a Wimbledon. Un tennis più potente quello della ceca, basato, soprattutto sull’erba, sul devastante uno-due servizio-dritto. Maggiormente regolarista e imperniata su scambi più prolungati invece la tattica della 20enne canadese.
Ci sentiamo tuttavia di assecondare i pronostici dei bookmakers che danno leggermente favorita Petra, forse perchè su questo palcoscenico ha già trionfato nel 2011, ma anche per il fatto di aver compiuto recentemente notevoli passi avanti. In primis è diventata più matura nella gestione delle partite e della pressione che gravava sulle sue spalle, poi ha perso qualche chilo di troppo, in più si è scrollata di dosso quei fantasmi che avevano iniziato ad insinuare dubbi nella sua mente proprio in seguito al suo primo successo Slam di tre anni fa. Le caratteristiche per togliersi ancora tante soddisfazioni su questa superficie le ha tutte, l’occasione sembra troppo ghiotta per lasciarsela scappare.
Dall’altra parte della rete tuttavia troverà una Bouchard che ha praticamente raddoppiato le sue quotazioni in un anno, come un azione capace di realizzare un guadagno del 100% nel giro di soli 12 mesi. L’esame di maturità l’ha già ampiamente superato con le tre semifinali Major consecutive raggiunte finora nel 2014. Per avere chances di vittoria però, dovrà rimanere sempre attaccata nel punteggio, fondamentale infatti non far entrare la Kvitova nella sua “comfort zone”, muoverla il più possibile in special modo lateralmente e non lesinare qualche sortita a rete che sia in grado di scombussolare le granitiche certezze di Petra. Sull’approccio mentale al match di Genie in ogni caso non nutriamo alcun dubbio. Difficilmente patirà l’emozione del debutto, nonostante quasi tutti i riflettori saranno inevitabilmente puntati su di lei.
Tra le curiosità della sfida non possiamo evitare di citare il fatto che la Bouchard è la prima canadese di sempre ad arrivare fino all’atto conclusivo di uno Slam. Si tratta inoltre della prima finale Major in assoluto disputata da due ragazze nate negli anni ’90. Genie poi è la testa di serie n.13 del tabellone. Sapete chi è stata l’unica tennista ad alzare un trofeo Slam con questo posizionamento nel seeding? Maria Sharapova qui a Wimbledon nel 2004. A buon intenditor poche parole.
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