di Sergio Pastena
Da Charleston a Monterrey un tempo passavano solo diligenze, quelle che noi gente del Terzo Millennio abbiamo visto unicamente nei film: tagliavano tutti gli stati del sud fino a toccare il tacco del Texas, col suo confine che portava verso un mondo totalmente diverso.
Oggi i tempi sono cambiati e per queste due città passa più che altro una settimana del circuito Wta, precisamente quella dopo la sbornia di Miami con l’ennesimo trionfo di Serena Williams. Tra Charleston e Monterrey, come vedremo, passa anche una certa differenza in termini di montepremi (200.000$) che tutto sommato non sembra giustificare una differenza molto marcata in termini di tabellone, col torneo americano a farla da padrona. Ma andiamo con ordine.
Non manca (quasi) nessuna
A Charleston non possono lamentarsi: in campo c’è la numero uno al mondo Serena Williams e la sua sorellona Venus, tanto per mandare in delirio il pubblico locale. Presenti 16 tenniste delle prime 41 al mondo, quanto basta per attrezzare un draw a 56 teste con 8 bye per le star principali. Tra loro anche la nostra Sarita Errani, terza in grado del tabellone e capitata dal lato di Serena Williams: per l’emiliana esordio contro la vincente del primo turno tra la Ormaechea e una qualificata.
Per il resto nessuna traccia di tricolore ma tutta una serie di avversarie più che pericolose e intenzionate a rendere la vita difficile a Serenona: dalla Jankovic alla Lisicki, dalla Stosur a Sloane Stephens, terzo motivo di interessa per il pubblico di casa.
Vamos Italia!
A Monterrey, invece, di nomi altisonanti ce ne sono decisamente di meno, visto che il tabellone conta appena sei tra le prime quaranta tenniste del mondo. A guidare la truppa, però, una che in questo momento è sulla cresta dell’onda eccome: risponde al nome di Flavia Pennetta ed avrà come principali avversarie Ana Ivanovic e la sempre più decaduta Caroline Wozniacki, che di recente ha mollato sei posizioni e occupa un numero 18 inimmaginabile qualche tempo fa. Prima, però, la brindisina dovrà vedersela al primo turno con l’eterna Kimiko Date-Krumm (sì, vero, l’aggettivo è banale ma nel suo caso ometterlo è peccato mortale).
Non solo Flavia, tuttavia: l’elenco delle teste di serie vede in settima posizione Karin Knapp che, tutto sommato, non ha avuto certo un sorteggio da incubo. Primo turno contro la serba Jaksic, poi la vincente di uno scontro tra qualificate. Scontro che, chissà, potrebbe includere Gioia Barbieri, avanzata al secondo turno delle qualificazioni dopo aver superato l’americana Sanchez al terzo set e mentre pubblichiamo l’articolo è sotto 5-6 nel primo set con la canadese Dabrowski.
Insomma, per il tennis azzurro questa settimana c’è più di un motivo d’interesse: state in campana.
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