di Sergio Pastena
Dubbi non ce n’erano. Anzi, a guardare il tabellone di Bastad un dubbio c’era, ovvero “Cosa ci fa qui Serena Williams?”. Troppo superiore l’americana rispetto al resto delle contendenti, troppo facile prevedere una vittoria netta. E Serena fu, in finale sulla svedese Larsson e, ovviamente, senza perdere un set.
Noi italiani ci consoliamo con la semifinale di una Pennetta sulla via del ritorno, capace di battere la testa di serie numero due Simona Halep, ritiratasi nel terzo set, e con il bel match della Grymalska, che ha impegnato a fondo per due set Lesia Tsurenko.
Profeta in casa
Decisamente meno scontato il torneo austriaco di Bad Gastein, che ha visto prevalere la padrona di casa Yvonne Meusburger, in ottimo stato di forma. A dir poco feroce la player austriaca, vincitrice in finale sulla Hlavackova e capace, nel primo turno, di rifilare un doppio bagel alla qualificata bosniaca Tinjic.
Anche qui una nota lieta per l’Italia, proveniente dalla Knapp: Karin é arrivata fino alla semifinale mitragliando Annika Beck e cedendo solo alla Meusburger. Bene cosí.
E veniamo ai tornei della settimana.
Ai due capi del mondo
Il tabellone di Stanford, con Agnieszka Radwanska, Stosur e Cibulkova, é a dir poco interessante. Tra le teste di serie troviamo anche l’altra Radwanska, Urszula, mentre la nostra Francesca Schiavone esordirá nel main draw contro Mallory Burdette. Nessun altra italiana tra main draw e qualificazioni.
A Baku, invece, Jovanovski e Vekic sono le prime pretendenti al titolo ma, tutto sommato, il tabellone non é di quelli che terrorizzano.
Potrebbe approfittarne Nastassja Burnett, impegnata al primo turno contro la picchiatrice Georgiana Tatishvili, mentre la Brianti é al turno decisive delle qualificazioni contro l’ucraina Arefyeva
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