di Giacomo Bertolini
Calato il sipario su una delle edizioni più spettacolari delle Wta Finals di scena a Singapore, tutto pronto in Bulgaria per la partenza del tanto discusso “Masterino”, il “fratello” minore” del Master A femminile in programma per l’ultimo anno a Sofia. Vissuto come l’ultimissimo Wta in calendario e poco di più, il Master B, pronto a sbarcare nel 2015 a Zhuhai con una formula rivoluzionata, quest’anno se non altro si fa forte di un’entry list di tutto rispetto che offre una griglia di partenza variegata e promette incertezza sull’esito dei due gironi, a differenza di quando accaduto esattamente un anno fa nell’edizione dominata da Simona Halep. Esperienza, talento puro e anche la giusta dose di nuovo che avanza nei due raggruppamenti sorteggiati, dove fino all’ultimo sarebbero dovute rientrare anche Jelena Jankovic e Samantha Stosur, poi costrette al forfait.
Quest’anno ai nastri di partenza torna alla carica un’italiana, ma vediamo nel dettaglio l’anteprima:
“SERDIKA GROUP”:
-EKATERINA MAKAROVA (RUSSIA): In corsa per il Master ufficiale fino alle battute finali la russa Ekaterina Makarova si presenta a Sofia come favorita del seeding e fiorte del suo best ranking al numero 11 del mondo. Stagione da incorniciare a 26 anni per la mancina moscovita, bravissima a destreggiarsi sempre tra il singolare e il suo fruttuoso impegno in doppio. Per la russa pass per Sofia staccato con il successo a Pattaya City, ma a fare notizia sono senza ombra di dubbio i quarti raggiunti a Wimbledon e soprattutto le semifinali di Montreal e New York. Considerando che si gioca indoor cliente più che scomoda.
-FLAVIA PENNETTA (ITALIA, wild card): Il nostro jolly in vista di Sofia si chiama Flavia Pennetta, invitata dagli organizzatori come supplente della Jankovic, ma per nulla fuori posto visto il suo capolavoro a Indian Wells. Un grosso punto interrogativo la sua permanenza in gara, vista la sua grande altalena di risultati stagionali e una seconda parte di stagione tra luci e ombre. Lei è carica e potrà giocare d’esperienza, concedendosi un bel colpo di reni finale.
-ALIZE’ CORNET (FRANCIA): Tra le mine vaganti più interessanti in tabellone la combattente nizzarda Alizè Cornet, in progressione in questo soddisfacente 2014 che l’ha vista tornare tra le top 20 del ranking. Si prende di grinta il Wta di Katowice dando un dispiacere alla Giorgi, arriva in fondo anche a Guangzhou, ma il suo apice stagionale rimane il raggiungimento della finale a Dubai (dove ha battuto nuovamente Serena Williams). Sempre rimproverata per la sua mancanza di continuità sembra aver trovato nel corso di tutto l’annata un discreto equilibrio e come spesso accade se in giornata positiva può dare fastidio a chiunque. Attenzione.
-GARBINE MUGURUZA (SPAGNA); Entrata dalla finestra per riempire il vuoto lasciato dal ritiro della Stosur l’emergente Muguruza entra a Sofia con il preciso compito di sparigliare le carte, creando scompiglio nel Serdika Group. Imprevedibili le sorprese che potrà regalare la spagnola, solo all’apparenza anello debole del girone cadetto. Salita sino al numero 23 Wta, si è regalato quest’anno il successo a Hobart, la finale a Florianopolis, e una serie di vittorie deluxe da capogiro (Serena a Parigi, Cibulkova a Stanford, Errani a New Haven, Jankovic a Tokyo e Halep a Wuhan).
“SREDETS GROUP”:
-DOMINIKA CIBLUKOVA (REPUBBICA SLOVACCA): Per metà stagione nei piani altissimi della Race, si è mangiata tutto con una seconda parte più “umana” e forse più conforme ai suoi standard. Rimane il fatto che a 25 anni la numero 12 Wta ha superato se stessa con una spettacolare finale all’Australian Open, il trionfo ad Acapulco e uno solo sfiorato a Kuala Lumpur, a cui va ad aggiungersi la semifinale di Miami, La piccola ma tenace tennista di Bratislava si è issata meritatamente in top ten e senza qualche sconfitta contro pronostico sarebbe stata una potenziale sorpresa a Singapore. Finisce comunque a testa altissima a Sofia e se avrà conservato qualche energia potrà anche portarselo a casa.
-ANDREA PETKOVIC (GERMANIA): Chi siamo veramente contenti di trovare al Master B è invece la tedesca Andrea Petkovic che si è qualifica tornando finalmente a sorridere dopo lunghi periodi di stop per infortuni. La giocatrice di Darmstadt ha brillato a Charleston per poi confermarsi nel Wta di Bad Gastein, poco dopo il colpaccio della semifinale al Roland Garros. Su di lei incombe lo spettro di un finale di stagione opaco e caratterizzato da una condizione fisica non ottimale. Fino a qualche giorno fa era demoralizzata e incerta se scendere in capo in Bulgaria, quindi per adesso rimane fuori dalla rosa delle favorite.
-CARLA SUAREZ NAVARRO (SPAGNA): Ben rappresentata la Spagna che, oltre alla Muguruza, può puntare anche sul talento cristallino dell’esperta Carla Suarez Navarro, che nel 2014 è riuscita finalmente ad uscire dall’incubo delle finali perse, rompendo il tabù del primo titolo a Oeiras. Sempre difficile fare un pronostico sull’iberica, continua nei suoi risultati ma senza mai grossi exploit di grido. E’ attualmente numero 18 al mondo e sebbene quest’anno abbia raggiunto il miglior piazzamento in 14esima posizione qui a Sofia rimane una grande incognita.
-TSVETANA PIRONKOVA (BULGARIA, wild card): Chiude il giro in quello che sembra il gruppo meno a fuoco la tennista di casa e telefonatissima wild card Tsvetana Pironkova, sempre invitata dagli organizzatori ma mai in grado di imporsi davanti al suo pubblico. Più giustificato in questa edizione l’invito rispetto alle precedenti visto il sussulto clamoroso messo a segno dalla Pironkova a gennaio a Sydney, Wta Premier. Dopo aver rotto il ghiaccio in Australia con il primo titolo della carriera e aver battuto Errani, Kvitova e Kerber la sua carriera sembrava pronta per l’attesissimo decollo, ancora una volta rimandato dopo i risultati poco brillanti ottenuti complessivamente. E’ da sempre considerata un’outsider insidiosa e quindi non farà eccezione questa preview, anche se è la tennista con la peggiore classifica tra quelle al via (numero 41).