di Sergio Pastena
Una finale lunga, sofferta, equilibrata. Un degno spettacolo conclusivo per gli Internazionali di Roma, non fosse per quella fastidiosa pioggia domenicale che, oltre a ritardare la conclusione dell’ultimo atto del torneo femminile, ha spostato al lunedì la finale maschile.
Ad ogni modo, dopo il trionfo del 2011, Maria Sharapova concede il bis ed è nuovamente la regina del Foro Italico: se l’anno scorso, però, non aveva impiegato molto per avere ragione della Stosur, quest’anno ha dovuto soffrire le pene dell’inferno per battere una Na Li combattiva fino all’ultima palla. La cinese si era portata avanti di un set e, nel terzo, aveva recuperato da una situazione di svantaggio fino ad arrampicarsi al tie-break conclusivo, che ha visto però vincere Masha. Prima della finale la russa aveva eliminato McHale, Ivanovic, Venus Williams e Kerber senza lasciare un set per strada: un messaggio chiaro e forte in vista del Roland Garros.
Poca gloria per le altre big: la Azarenka ha alzato bandiera bianca al terzo turno, ritirandosi prima del match contro la Cibulkova dopo avere superato agevolmente la Peer. La Radwanska si è fatta sorprendere all’esordio dalla Cetkovska, che poi è andata a sbattere contro Flavia Pennetta. La Kvitova è arrivata fino ai quarti di finale, ma poi ha finito per cedere alla tedesca Kerber, da questa settimana per la prima volta Top Ten. Infine anche Serena Williams, dopo aver beneficiato del ritiro di Flavia Pennetta nei quarti, non ha disputato la semifinale contro la Li a causa di problemi fisici. Comprensibili cautele, in vista del Roland Garros, fatto sta che la parte sinistra del tabellone ne è risultata decimata, considerando che anche la Wozniacki ha abbandonato durante il match contro la Medina-Garrigues: lei, però, era sotto 4-6 0-4.
Dicevamo di Flavia: ci ha pensato lei a tenere alta la bandiera italiana in un torneo che, per il resto, ci ha riservato poche soddisfazioni. La brindisina si è arrampicata fino ai quarti di finale facendo fuori in sequenza Kirilenko, Stephens e Cetkovska, prima di mollare sullo 0-4 contro Serena a causa di un riacutizzarsi dei problemi al polso. Bene anche Karin Knapp, che prima ha vinto il derby con Roberta Vinci e poi ha impegnato a fondo la Cibulkova cedendo al terzo. La Errani, dopo la partenza lanciata contro la Bacsinszky, ha tenuto botta contro la Stosur ma ha dovuto cedere. Fuori anche la Brianti all’esordio contro la Soler-Espinosa. Infine Francesca, la nostra leonessa: i segnali di vita tanto attesi non sono arrivati, ma è arrivata un’altra sconfitta contro la russa Makarova. Il bilancio stagionale della Schiavone è impietoso: dopo la buona partenza con la semifinale di Brisbane, sono arrivate 13 sconfitte a fronte di sole 5 vittorie. Considerando che c’è una finale da difendere in Francia, purtroppo non è lecito essere fiduciosi: è invece legittimo sperare, considerando che col suo carattere Francesca spesso ha tirato fuori performance inaspettate.
Intanto, in attesa dello slam francese, questa settimana sono in programma i tornei di Bruxelles e Strasburgo. In Belgio le favorite della vigilia sono la polacca Radwanska e la francese Bartoli: c’era in teoria anche la Jankovic, che però è stata messa subito fuori gioco da Simona Halep. Vittoria all’esordio contro la McHale per Dominika Cibulkova, nessuna italiana in tabellone. In Francia la testa di serie numero uno è Sabine Lisicki, seguita proprio dalla Schiavone che in giornata esordirà contro la Cadantu: c’è bisogno di una vittoria, non per i punti ma per recuperare un po’ di morale. Buona la performance di Alberta Brianti, che è stata eliminata dalla più quotata Paszek ma le ha dato filo da torcere per tre set.
Chiusura d’obbligo per il doppio femminile: ancora una volta Sara Errani e Roberta Vinci han dominato e ora sono a un passo dall’agganciarsi al treno che porta alla terza posizione del ranking, distanti solo dalla coppia Huber/Raymond che, però, han battuto nettamente in semifinali. Impagabili.
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