(Heidi El Tabakh – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew (inviato a Parigi)
Premessa importante, anzi direi fondamentale. Quando si analizzano le prestazioni di un tennista, le caratteristiche fisiche, tecniche, tattiche o mentali, troppo spesso (mai!) si prende anche in considerazione l’avversario. Noto che è uno sport molto italiano (direi derivante esclusivamente dalla nostra cultura calcistica). Se si vince si è bravi, se si perde si è brocchi, si è falliti, ecc…Non si perde per forza perché è mancato qualcosa a livello mentale, non si vince solo perché si è stati lucidi nei momenti decisivi. Il tennis è lontanissimo da tutto ciò..
La verità è molto distante da questo tipo tipo “italica” visione..
Oggi, se Heidi El Tabakh fosse stata italiana, la esalteremmo per aver battuto la promessa italiana Camila Giorgi. La incenseremmo per la miriade di diritti vincenti tirati nel corso del match e per la capacità di tenere sempre alta la tensione. Saremmo felici per Heidi, l’italiana Heidi El Tabakh, e non analizzeremmo nemmeno minimamente la canadese Camila Giorgi perché… perché alla fine a noi cosa interessa della canadese Camila Giorgi.
Facciamo un passo indietro, torniamo alla realtà: l’italiana Camila Giorgi scende in campo contro la canadese (bellissima e di nascita egiziana) Heidi El Tabakh.
Il match inizialmente segue i servizi. Entrambe le giocatrici servono bene e si va sul 2-2. Arriva poi un game giocato male da Camila, che commette due doppi falli e, ancor più grave, un errore di diritto a campo aperto. Camila e Heidi sono però molto concentrate, non si lamentano, non sbraitano, non esultano, sono entrambe consapevoli della grande occasione e la partita, anche per questo motivo, appare sempre più bella ed avvincente.
Heidi va a servire sul 3-2 in proprio favore. Camila gioca bene e grazie a due splendidi vincenti sale 15-30 a due punti dal controbreak. Ma Heidi cosa fa? Botta di servizio e diritto vincente, ace a uscire da destra e ancora prima vincente. 4-2 senza alcuna possibilità di reazione.
Sul 2-4 Camila va a servire e si gioca un game bellissimo ed interminabile. Tant vincenti, da una parte e dall’altra. Camila annulla una palla break servendo a uscire e chiudendo con il rovescio lungolinea, poi una successiva con lo schiaffo al volo di diritto. Sull’ennesima parità arriva il primo fallo di piede dell’azzurra, fattore che non sarà affatto irrilevante nel corso del terzo set. Ancora vantaggi per l’una e per l’altra ma il game non si decide fino a che la El Tabakh tira fuori una risposta di diritto incrociata di rara bellezza e potenza, seguita dal doppio fallo (saranno 17 alla fine, tanti, troppi, per Camila)..
Ma Camila ha mille vite: gioca due giochi ai limiti della perfezione e sale 0-40 sul servizio della canadese sul punteggio di 4-5. Camila però è “hot” e va 5-5 Poi perde il servizio con 2 errori di rovescio, inconsueti per lei, probabilmente pagando la fatica, più nervosa che fisica, di 3 giochi vinti consecutivamente giocando a mille all’ora. Ma nel gioco successivo altro game splendido e tie-break.
Tie-break I Set: Inizia a servire Camila, battuta potente e diritto vincente (1-0), Heidi va a servire, fuori la prima ma seconda che schizza sulla riga; poi ancora prima potente in campo che costringe all’errore in allungo della Giorgi (1-2). Due prime in campo per Camila, che sta servendo in maniera più lavorata e senza botte piatte (come su richiesta del padre, che a volte sembra perdere la pazienza quando la figlie non fa mai ciò che le viene chiesto!), e due punti diretti (3-2). Heidi mette ancora la prima e preme da fondocampo (3-3). Heidi mette un’altra prima, questa volta ad uscire e Camila impatta alla grande in lungo linea col diritto facendo letteralmente un buco per terra (4-3). Camila serve ancora la prima ma Heidi risponde e poi con il diritto mette a segno uno splendido vincente (4-4). Nel punto successivo altro bellissimo punto della canadese, che chiude uno scambio combattuto con un cross incrociata stretto di diritto che strappa applausi (4-5). Heidi serve la prima ma Camila gioca una risposta a due dita dalla riga e la canadese sbaglia (5-5). Heidi serve, la prima è fuori, la seconda è profonda ma Camila risponde profondo con il diritto e chiude al colpo successivo con un gran vincente (6-5). Set point: prima a uscire ed errore di rovescio della canadese. Il primo set, bellissimo ed emozionante, finisce nelle mani della Giorgi.
Nel secondo set altra partenza lanciata di Heidi, che si porta 3-0 con alcune opportunità per il 4-0. Camila le annulla ma si trova comunque sotto 1-4. Peccato perché sul 40-40 Camila gioca un punto bellissimo che costringe Heidi ad alzare un altissimo campanile. Non si capisce bene se Camila pensa di farlo rimbalzare e poi cambia idea o se pensa allo schiaffo al volo passando poi allo smash… Fatto sta che non lo centra e lo manda a rete..
Ed ecco tre giochi fantascientifici della Giorgi, con Heidi che non sa cosa fare e guarda il proprio angolo come a dire: “Se fa solo vincenti da ogni parte del campo, che posso fare io?!” Purtroppo il game sul 4-4 è giocato bene da Heidi e male da Camila, che va a servire sul 4-5. Si parte con un bel servizio vincente (15-0), poi doppio fallo (15-15) e quindi due rovesci sbagliati malamente (15-40). Poi Camila si riprende e tira un incrociato stretto splendido con il rovescio (30-40). Ma il set point successivo è perfetto: risposta di rovescio sulla riga di Heidi e 6-4 Canada.
Si va al terzo. Heidi va a servire e lo fa nel migliore di modi. Tutte prime in campo (e la ragazza ha una signora prima..) e facile facile Camila si ritrova 0-1. Nel gioco successivo Camila va a servire e sullo 0-15 arriva un punto dubbio (anzi diciamo pure che la palla della canadese è fuori) ma la Giorgi non se ne accorge, l’arbitro non chiama, e si va 0-30. Camila sbaglia ancora e subisce il break (0-2). Sergio, il padre e allenatore, si innervosisce perché Camila non segue alcuna indicazione (solo nel tie-break, infatti vinto, ha seguito i consigli paterni). Nei giochi successivi si intuisce che Camila vive un po’ in un altro mondo durante i match e: Serve Heidi sullo 0-15, la prima tocca il nastro in maniera impercettibile e finisce in campo con Camila che sbaglia risposta, ma l’arbitro (pessima direzione di gara, che non ha però minimamente influenzato il risultato) si fa sentire al microfono “Let”.. Camila non sente e cambia campo pensando di essere sul 15-15. E’ il padre a doverle dire “Cami, è net..” Camila torna indietro. Heidi ripete la prima e la sbaglia, serve la seconda che finisce fuori due dita, Camila sbaglia a rispondere, ma tutti dalla tribuna mormorano, perché la palla è nettamente fuori, è allora che la Giorgi si avvicina e segna la palla fuori. Arriva poi il break (1-2).
Analizziamo per un momento quanto accaduto: Camila vive il match senza interferenze, non ascolta l’arbitro, non guarda mai e dico mai l’avversaria, ogni tanto uno sguardo al padre, ma il più delle volte fa di testa sua. Non guarda mai il segno della palla e si rimette ogni qualvolta alla decisione dei giudici di linea e dell’arbitro. Da una parte è un atteggiamento molto positivo, dall’altro si intuisce che non gioca sulla terra battuta da 2 anni e mezzo. da un lato si intuisce che non è influenzata dall’arbitro e dall’altra che non è così focus sul campo. Insomma è una questione da analizzare in maniera dettagliata..
Camila comunque va a servire nel gioco successivo, sul punteggio di 1-2 al terzo set: Heidi gioca due colpi splendidi con il diritto, tirando vincenti su vincenti e sale 15-30. Camila serve una prima fortissima al centro… ACE! Ah, no, niente da fare, è fallo di piede (saranno 6 in tutto alla fine!). Mette dentro una seconda di rabbia ed è 30-30. Di rabbia? La mia impressione è questa ma il suo sguardo, la sua espressione, il suo body language è sempre lo stesso, sempre e comunque lo stesso. Una maschera! Che poi è ciò che dice Nadal nella sua atuobiografia, ovvero che tutte le tue paure in campo devono sparire e non deve mai trasparire una minima emozione. Da questo punto di vista ci siamo, Camila è sulla strada giusta, quasi perfetta! Le avversarie spesso rimangono interdette, senza parole, di fronte ad una che qualsiasi cosa accada non perde mai la calma, non si disunisce tennisticamente e continua a giocare il suo tennis. Purtroppo arriva un doppio fallo sulla palla break, a causa di una seconda steccata (1-3).
Camila non molla e gioca un altro splendido gioco di risposta, condito da un rovescio lungo linea vincente di bellezza fuori dal comune. E si va 2-3. Purtroppo Heidi ha alzato il livello e, soprattutto, decide di non subire più il gioco della Giorgi a costo di rischiare sulla risposta. L’ennesimo break arriva grazie ad una risposta profondissima e bellissima. Camila purtroppo non riesce a capire di dover evitare, in questa fase, il diritto di Heidi, davvero caldissimo. Heidi va a servire sul 4-2 e ancora una volta non c’è niente da fare: servizio vincente, diritto vincente, servizio vincente, nastro vincente, una sorte di game perfetto! Nel gioco successivo arrivano altri due falli di piedi di Camila e altri due ottimi punti di Heidi, che chiude meritatamente.
Una partita equilibratissima sino al 67 64 32, quando la El Tabakh ha tirato fuori qualcosa in più di Camila, che ha sbagliato qualcosa di troppo col servizio. 17 i doppi falli col servizio, che hanno avuto un peso importante solamente nel terzo set, poiché “impreziositi” dai falli di piede. I doppi falli non scalfiscono Camila, i falli di piede (mia personalissima impressione) invece si. Comunque buonissimo torneo dell’azzurra, che porta a casa 50 punti e un’ottima esperienza. E poi, ricordiamolo, questa ragazza non giocava sulla terra da più di due anni e ha messo in fila Duque-Marino e Parra-Santonja, due super specialiste. Applausi per Camila, applausi scroscianti per Heidi El Tabakh.
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