(Camila Giorgi – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Sara Errani e Roberta Vinci sono attualmente le uniche certezze del tennis italiano al femminile. Flavia Pennetta è ancora convalescente e Francesca Schiavone sta attraversando una profonda crisi. Vi era quindi grande curiosità per le convocazioni di Fed Cup in vista della sfida con gli Stati Uniti che avrà luogo a Rimini tra una decina di giorni. I nomi in lizza, oltre a Errani e Vinci certe del posto, erano sostanzialmente tre per due posti: Schiavone, Giorgi e Knapp (in rigoroso ordine di classifica). La Schiavone, come previsto da alcuni, non è stata selezionata dal commissario tecnico Corrado Barazzutti. Ci si aspettava a questo punto il nome di Camila Giorgi, che non è stata invece inserita tra le 4, dando spazio a Karin Knapp e, a sorpresa, a Nastassja Burnett (autrice di un grande 2012 ma partita in maniera poco positiva nel nuovo anno. Congratulazioni comunque per la prima, e speriamo non ultima, convocazione in Fed Cup della carriera). Qualcosa non torna: perché Camila Giorgi non è stata convocata? Se è vero che la maceratese non ha impressionato nelle prime settimane della stagione, è pur vero che la sua classifica Wta è migliore rispetto a Knapp e Burnett. L’impressione (per ora solo un’impressione da verificare) è che tra Sergio Giorgi, padre della giovane azzurra, e la Federazione Italiana Tennis, non si riesca a trovare la giusta intesa. Che il nome di Camila sia stato inserito e quindi rimosso dalle convocazioni? Non vogliamo schierarci né da una parte né dall’altra, anche perché le nostre sono semplici supposizioni, ma dispiace vedere che tra Federazione e Giorgi non si sia ancora riusciti a trovare i giusti compromessi per la crescita tennistica di Camila e, allo stesso tempo, per il contributo che la Giorgi potrebbe dare alla nazionale azzurra.
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