Nella bellissima cornice di un Pietrangeli in cui si faceva fatica a trovare un posto a sedere, mentre il sole spariva dietro il Monte Mario tingendo di rosa il cielo sopra il Foro Italico, Camila Giorgi si è presentata in campo determinata contro un’avversaria tornata a calcare i campi di gioco solo pochi giorni fa dopo uno stop di quasi un mese per infortunio. Ciononostante, la due volte vincitrice di questo torneo si è subito dimostrata pronta per l’incontro, trovando per prima un allungo nel punteggio con un break nel terzo gioco.
La Giorgi però ha reagito con orgoglio, infiammando il pubblico di casa a suon di colpi potenti da fondo, mentre si smantellava la resistenza della serba, tradita da un dritto troppo falloso e un servizio inconsistente e che poco poteva fare per arginare la potenza in risposta della marchigiana.
Quando sul 5-2 per l’azzurra, la Jankovic ha chiamato il suo coach, nonché suo fratello, in campo, la tensione e l’agitazione della serba erano evidenti, non cessava di lamentarsi e, anzi, sembrava che lo sconforto stesse per prendere il sopravvento. La maceratese però ha fallito nel dare il colpo di grazia, lasciandosi scivolare l’equilibrio dell’incontro dalle mani, seppur dall’altra parte la reazione della ex numero uno del mondo stentasse a farsi sentire, se non nelle continue lamentele con il proprio angolo per ogni chiamata contraria al proprio favore. Errore su errore, ingenuità dopo ingenuità, la Giorgi si è vista riagguantare sul cinque pari, ed infine superare con l’ennesimo break a favore della serba che al cambio campo ha avuto la prima chance di chiudere il parziale.
Il game decisivo del primo set è stato un giusto corollario, con entrambe le giocatrici totalmente in preda al tensione del momento e, mentre il pubblico rumoreggiava, la Jankovic sprecava diverse palle set con altrettanti doppi falli, ma alla fine è stato l’ennesimo errore dell’azzurra a sancire la fine.
Il secondo set ha poi vissuto un andamento similare, con la Giorgi che ha perso il servizio in apertura, ma poi conquistato quattro importanti game per involarsi sul 4-1. Con la serba al servizio e un vantaggio di 30-0 per la beniamina di casa, il match è tornato ad essere deciso dagli errori della marchigiana, che ha provato a combattere, ma nuovamente è stata la ex numero uno del mondo ad infilare una striscia di game tale da rimetterla in gioco e poi chiudere l’incontro 7-5 7-5.
Ne esce così con le ossa metaforicamente rotte l’azzurra, che sembra esser tornata indietro di diversi passi nella gestione tecnico-tattica dei match, tanto che perfino il simpatico Paolo Bonolis ha saputo individuare con facilità il grosso limite palesato oggi, ovvero quello di non riuscire ad adattare il proprio gioco a palle diverse in profondità e rotazione. Sono stati veramente troppi infatti gli errori con palle a tre quarti campo o anche più vicine alla rete, per non parlare delle tante, troppe difficoltà nel tenere lo scambio senza incorrere in rischi troppo elevati per quelli che sarebbero dovuti essere colpi interlocutori.
Rimandata quindi ancora una volta la Giorgi al test del Foro Italico, perché sul rosso e con una giocatrice esperta come la Jankovic, seppur non in giornata ottimale, non si può vincere tirando a tutta su ogni palla, perché la terra rossa tende a non ripagare questa tattica sulla lunga distanza e oggi l’ha mostrato più che mai.
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