di Sergio Pastena
Era lo scontro più atteso, quello che tutti volevano: è avvenuto.
Le sorelle Williams nuovamente una di fronte all’altra, Serena contro Venus, a giocarsi l’accesso alla finale del torneo di Charleston. Come prevedibile, tutto sommato, ha stravinto Serena, ma poco conta il risultato: la gente voleva vederle giocare e così è stato. Per arrivare in semifinale, tra l’altro, Venus ha dovuto patire un minimo lasciando un set alla Lepchenko, mentre più lineare è stato il cammino di Serena che ha sconfitto anche la nostra Camila Giorgi.
Dall’altra parte del tabellone, intanto, si giocavano la finale Jelena Jankovic e la svizzera Voegele, vincitrice a sorpresa su una Wozniacki sempre più insicura: ha vinto la serba, che in finale ha provato addirittura a sgambettare Serena portandole via il primo set, prima di essere spazzata via dalla potenza dell’americana.
Decisamente più equilibrato il torneo messicano di Monterrey, dove la giovane Babos non è riuscita a riconfermarsi e in semifinale sono arrivate Kerber, Kirilenko, Niculescu e Pavlyuchenkova. Alla fine, con due possibilità su quattro, la Russia è riuscita a portare a casa il titolo grazie proprio a una Anastasia Pavlyuchenkova in ripresa e in buone condizioni fisiche, capace di vincere al terzo set sia la semifinale che la finale.
Questa settimana, invece, si torna in Europa per la prima edizione dell’Open di Katowice in Polonia.
In tabellone troviamo nomi più che buoni: l’attrazione principale è ovviamente la ceca Kvitova, mentre il ruolo di seconda testa di serie spetterà alla nostra Roberta Vinci. A contendere il primo titolo del torneo ci saranno anche Zakopalova, Goerges, Cornet, Kanepi, Lisicki e Robson, senza sottovalutare le tante outsider che possono venire fuori in tornei come questo.
Intanto registriamo la qualificazione al tabellone principale di Maria Elena Camerin, che ha battuto nel turno decisivo l’atleta di casa Katarzyna Piter: la tennista italiana è stata brava ad evitare il rientro della polacca nel secondo set, ribaltando una situazione di 15-40 sul 5-4 ed evitando un pericoloso prolungamento dell’incontro.
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