di Giovanni Cola
Chissà che gli Stati Uniti non abbiano davvero trovato la campionessa del futuro. A candidarsi con forza per questo ruolo è sicuramente la 19enne Madison Keys che è riuscita ad aggiudicarsi il primo titolo in carriera sull’erba di Eastbourne. Nel corso della finale contro l’esperta tedesca Angelique Kerber (6-3 3-6 7-5), l’americana ha deliziato il pubblico mettendo in mostra tutto il suo potenziale. La statistica di 60 vincenti contro 48 errori è impressionante, vuol dire che il pallino del gioco è stato praticamente sempre in mano sua. Il “turning point” del match è avvenuto sul 5-5 del terzo set, con la Keys al servizio sotto 0-30. Lì la statunitense ha ingranato la marcia per l’allungo decisivo, non si è disunita ed è riuscita a mandare in tilt la sua avversaria, insieme alla fitta rete di scambi da fondo che la contraddistingue. Il quarto match point è stato quello decisivo che ha permesso a Madison di sprigionare tutta la sua gioia. Da lunedì avrà il suo nuovo best ranking al n.30 del mondo. In attesa di compiere un exploit pure a Wimbledon.
“Queste soddisfazioni sono impagabili – ha detto l’americana dopo la premiazione – è quello a cui ogni giocatrice pensa durante gli allenamenti più duri. Sei stremata e tutto fa male, ma sai che gli sforzi potranno essere ripagati con una felicità del genere. Inoltre vedere il mio nome iscritto nell’albo d’oro di questo torneo insieme a quelli di Chris Evert, Lindsay Davenport e Martina Navratilova è un onore straordinario”.
Settimana da sogno in Olanda ad Hertogenbosch anche per un’altra yankee come Coco Vandeweghe. Pure per lei primo titolo da professionista dopo aver regolato nell’atto conclusivo la cinese Jie Zheng (6-2 6-4). L’americana proveniva dalle qualificazioni e il suo obiettivo minimo era proprio quello di riuscire ad entrare nel tabellone principale. E’ invece stata in grado di compiere un’autentica impresa, soprattutto facendo leva su un micidiale servizio che sull’erba le ha regalato tanti punti nei momenti importanti. In finale 27 su 28 i “quindici” ottenuti quando ha messo la prima.
“Ero arrivata qui senza eccessive aspettative – ha detto la statunitense in conferenza stampa – poi ho preso confidenza con i campi partita dopo partita ed ho iniziato a credere di potercela fare davvero. La tensione è salita già dalla semifinale ma la mia filosofia è quella di affrontare le difficoltà step by step. Ho ricevuto un messaggio di congratulazioni anche da Lindsay Davenport, è stata un mio punto di riferimento nel mio salto di qualità nel circuito Wta. E’ un’amica, oltre che una vera fonte di ispirazione per essere sempre più competitiva”.
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