da Anversa, Francesco Di Mauro
Voglio essere sincero fin da subito. Io sono venuto ad Anversa per vedere Camila Giorgi. Può sembrare riduttivo per tutte le altre tenniste che partecipano al torneo, ma sono mesi che non la vedo giocare dal vivo e al primo torneo facilmente raggiungibile ho deciso di cogliere l’occasione.
Oggi Camila non gioca il suo primo turno, quindi il piano è: sveglia verso le 8.00 di mattina ed andare a vedere il suo allenamento.
Il piano deraglia perchè scopro oramai troppo tardi che Camila si allena dalle 10.30 fino alle 12 in un circolo che è fuori città. Mi faccio dire dove si trova il circolo, contro su google maps e vedo che è a circa 15 km di distanza da dove mi trovo. Mi rendo subito conto che non sarei mai potuto arrivare in tempo ma decido comunque di raggiungerlo. Metto allora alla prova l’efficienza dei mezzi pubblici locali, e fra un cambio di metro, di tram e di due autobus finalmente arrivo a destinazione, in un circolo che si trova nel mezzo del nulla. Io sono venuto ad Anversa per vedere Camila Giorgi.
Mi accoglie Sergio sorridente che dice che Camila ha appena finito di allenarsi, ma neanche il tempo di dispiacermi che mi comunica che si allenerà nuovamente verso le due.
Il circolo è una splendida struttura con dei campetti oudoor/indoor ed una palestra ad il caso vuole che la prima giocatrice che incontro è proprio la Mladenovic (foto in home page). Appena la vedo la prima cosa che le dico è : “Kristina, ci hai dato un enorme dispiacere lo scorso week-end” con la francese che risponde con un sorriso che le dispiaceva.
A quel punto inizia l’allenamento di Camila con uno sparring partner. Camila mi è sembrata in ottima forma, molto bene al servizio, ha provato molto il gioco di volo. E’ impressionante vederla giocare o anche solo poterla vedere allenarsi dal vivo, la pesantezza della sua palla, la velocità dei suoi colpi: spesso lo stesso sparring (con classifica italiana 2.2) era in difficoltà a tenere il ritmo forsennato di Camila stessa. Ha poi simulato un tie-break, ha giocato un set di 4 giochi ed ha provato dei passanti.
A quel punto arriva la prima distrazione: entra nella palestra Lucie Safarova. Decido di “abbandonare” Camila per qualche secondo per dedicarmi alla splendida tennista ceca. Non avevo mai visto Lucie da così vicino e rimango molto impressionato dal suo tennis, ma soprattutto dal colore dei suoi occhi: color ghiaccio.
Neanche il tempo di finire con la mia prima distrazione che arriva subito la seconda: Eugenie Bouchard entra nella palestra insieme a Sumyk ed ad un preparatore fisico. La Canadese non toccherà neanche per un minuto la pallina da tennis, ma farà solo esercizi fisici, con una palla, con l’elastico, giocando a calcio ed a pallacanestro.
Cami sta finendo il suo allenamento con una serie di servizi. Saluto Sergio e Cami Sergio e mi rendo conto che si sono fatte le 17.00 ed in teoria ci sarebbe ancora la sessione serale da vedere, ma la giornata è stata intensa e per me può bastare così e decido quindi di rinunciare al tennis giocato per oggi, in attesa della partita di domani: è appena uscito il programma per domani. Cami gioca il 4° mach a partire dalle 12.00 sul cenrale.
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