di Michele Galoppini (@MikGaloppini)
Dopo una mattinata volata alla ricerca di informazioni per un paio di interviste che tenteremo di ottenere nel pomeriggio da Anastasia Pavlyuchenkova ed Aleksandra Krunic, ci concediamo finalmente un pranzo con calma a casa, poiché i match non cominciano prima delle 14. Da bravi italiani, ci manca una pasta come si deve e di conseguenza rimediamo subito alla mancanza (fortunatamente, un residuato bellico di scolapasta è presente in cucina e ci permette di completare il nostro pranzo).
Peraltro non solo il pranzo è finalmente “normale”, ma lo sarà anche la cena, visto che la prima cosa che scopriamo una volta arrivati al circolo è che la direttrice del torneo Sandra Reichel ci ha invitato a cena nella zona vip del palazzetto, questa sera. Deve aver letto il diario di ieri ed essersi messa una mano sul cuore alla nostra richiesta di appropriate cene! Ben venga.
Io e Giulio ci separiamo per il primo match in campo, poiché se sul centrale stanno scendendo in campo Anastasia Pavlyuchenkova e Stefanie Voegele, contemporaneamente è anche il turno di Alison Van Uytvanck e Johanna Larsson sul campo 1. Il match tra la belga e la svedese è divertente e ben giocato. La belga mette in campo fin da subito molte delle variazioni che caratterizzano il suo tennis, che risultato efficaci già dal primo game, grazie ad una svedese un po’ fuori ritmo ed un pelo troppo erratica nella ricerca di uscire dalle trame di gioco non lineari della belga; la Larsson tenta anche più volte di uscire dalla diagonale del rovescio, suo punto debole, dove la Van Uytvanck tenta di incastrarla spesso.
La tattica funziona, ma fino ad un certo punto, quando la svedese trova il ritmo e modo di imporsi negli scambi. Le variazioni della belga cominciano a scricchiolare ed i suoi errori aumentano e quasi sorprendentemente, visto l’inizio del match, la Larsson recupera da 2-4 e chiude il set 6-4. Curiosamente, il momento in cui l’inerzia del match a favore della belga si è interrotto è corrisposto nel momento in cui si è rotta una scarpa alla svedese. In una scivolata, su questa grattugia, probabilmente la scarpa ha ceduto e c’è stata una piccola pausa per la sostituzione. Giocare con le scarpe rotte potrebbe diventare un must, se dopo la finale a Bad Gastein di Karin Knapp a seguito di un torneo con scarpe scotchate anche la Larsson sfrutterà il piccolo incidente.
Molto più equilibrio nel secondo parziale, inizialmente dominato dai turni di servizio facilmente tenuti da entrambe le giocatrici. Nel momento clou, sul 4-4, è la Van Uytvanck a dare l’accelerazione che può risultare decisiva in un set in cui il servizio ha contato così tanto: arriva il break sulla svedese ai vantaggi ed al servizio sul 5-4 arriva anche un set point per la belga, che però alla terza palla break riconcede il servizio. La Larsson coglie il momento di difficoltà ed accelera ulteriormente, sale 6-5 e sul servizio della belga si procura anche due match point, prima che questa si rifugi al tiebreak. Ma l’inerzia del match è ora tutta dalla parte della svedese, che domina il tiebreak e chiude 6-4 7-6(2). Importantissimo risultato visto che nella parte alta non ci sono più teste di serie e una tra Larsson, Brengle, Friedsam e Gasparyan raggiungerà la finale.
Dell’altro match vi faccio parlare da Giulio, attento a seguirne l’evoluzione dagli spalti. Parola a lui!
Tutto facile per Anastasia Pavlyuchenkova, che accede ai quarti di finale dopo una partita di poco più di un’ora che l’ha vista opposta a Stefanie Voegele. La svizzera, che qui ha raggiunto la semifinale tre anni fa, sta vivendo una stagione difficile dopo il lutto familiare che l’ha colpita diversi mesi orsono. Qui a Linz sembra aver ritrovato un po’ di serenità e con questa anche diverse vittorie, ma contro l’avversaria odierna poco ha potuto: la Pavlyuchenkova ha fatto tutto da sé in questo match, che avrebbe potuto chiudere in ancora più agilità, se non si fosse disunita nel finale del primo set. Giunta infatti sul 5-2, la russa, che aveva avuto occasioni per strappare anche quei due giochi alla Voegele, ha perso la mira del campo, riaggiustandola in tempo per evitare di essere ripresa sulla parità.
Il secondo set invece non ha avuto storia, con la testa di serie numero 7 che ha messo il naso avanti dal primo all’ultimo punto, chiudendo con un ace a sigillare il 6-4 6-0 che le dà accesso ai quarti di finale.
Riprendo ora la parola per dire che dopo il match abbiamo avuto l’occasione di effettuare l’intervista che avevamo preparato per la russa. Chiacchierata piacevolissima: Anastasia è molto simpatica e non è parca con le parole. Ci ha dato tanto materiale e siamo riusciti anche a farci due risate su qualche argomento meno serio del tennis giocato. Troverete in futuro qui su Spazio Tennis l’intera intervista. Allo stesso modo, ricca e divertente l’intervista anche ad Aleksandra Krunic, che ha accettato di buon grado di scambiare qualche parola con noi dopo Anastasia. Ragazza molto intelligente si è rivelata essere, che ha contraccambiato anche i complimenti che la Vinci le aveva fatto nella giornata di ieri, aggiungendo un complimento non-tennistico: “Roberta è una ragazza molto solare con cui è bello parlare e poi è molto diretta, mi piace che dica le cose come vanno dette, al contrario di tante altre giocatrici.“
Una pausa dal palazzetto è ora d’obbligo, devo andare a fare un po’ di spesa nel supermercato qui di fronte, sennò addio abbondanti colazioni per darci la giusta carica per la giornata. Fortuna sta solo leggermente piovigginando ed il supermercato è a due passi dalla Tips Arena. Peccato solo che la fila alla cassa sia più lunga della transiberiana…
Al ritorno tocca all’ultima top player rimasta in tabellone scendere in campo e “salvare” le sorti del torneo e di Sandra Reichel, probabilmente ritiratasi in preghiera perché la Flipkens non rovini la festa. Qualcosa deve decisamente non aver funzionato come previsto però, poiché la Wozniacki ha disatteso tutte le speranze della direttrice del torneo (e non solo, poiché anche noi speravamo in un risultato diverso).
Caroline si è presentata in campo molto più fallosa del solito e soprattutto il dritto le ha fatto patire le pene dell’inferno, considerato peraltro che ogni volta che lo scambio virava sulla diagonale di dritto la Flipkens ne usciva con una soluzione vincente, spesso in lungolinea, come ha fatto spesso anche sulle seconde al servizio della danese. Sulla diagonale di rovescio, la Wozniacki si è rivelata superiore, ma spesso non trovava modo di tenere il ritmo degli scambi su quella diagonale.
La belga è apparsa molto in forma, nonché ispirata anche nelle variazioni, e con dropshot e rovesci in slice si è data da fare per mettere in forte difficoltà un’avversaria altamente infastidita dalla situazione. Il risultato finale è definito da due set di andamento molto simile, in cui un break per set a favore della belga ha deciso la partita. 6-4 6-4 il risultato. Un po’ abbattuta ma molto consapevole di ciò che oggi non ha funzionato è apparsa la danese: “Ho commesso davvero troppi errori stupidi, anche in momenti decisivi come sul 5-4 in suo favore, dove ho avuto la palla della parità ma ho commesso una stupidata. Poi il suo slice di rovescio rimbalza davvero pochissimo, è difficile controllarlo ed entrare nel giusto ritmo.” Certamente molto più positiva è stata Kirsten Flipkens: “Finalmente sto bene, sto facendo un po’ di stretching sulla sedia ora per la schiena, dopotutto sono vecchia, ne ho 30 ormai (ride)!” Poi prosegue: “Sono molto soddisfatta di oggi, fisicamente sto bene ed ho ottenuto la prima vittoria top20 della stagione. Avendo giocato meno e saltato parte della stagione andrò avanti ancora un po’ a giocare, probabilmente almeno fino a metà novembre.” La belga si è poi soffermata un attimo alla tv, dove era mostrata una Strycova alle prese con dei momenti di rabbia e con lanci di racchetta: “Ehm, è un po’ arrabbiata… ho come l’impressione che questo match andrà per le lunghe…”
Tra le due conferenze stampa, quindi dopo la danese e prima della belga, ci siamo concessi la cena gratis di cui vi parlavo prima. Chef multi stellato, cibo a buffet ed a volontà di qualità altissima, tra cui un brasato indimenticabile… Sono, anzi siamo due persone molto più felici ora, e molto più pieni vista la quantità di cibo che abbiamo mangiato. Potete anche vedere dalla foto la suddetta felicità. La pienezza, purtroppo, non traspare dalle immagini, ma su questo fidatevi!
L’ultimo match è quello che abbiamo trascurato più di tutti, non tanto per il mancato spettacolo quanto più perché dovevamo terminare tutti i lavori di giornata nel mentre. Ci sarebbe anche tanto da dire probabilmente, visto il risultato finale che ha premiato Denisa Allertova per 7-6 5-7 6-4.
Match lunghissimo, ricco di palle break non convertite, cadute (la Strycova è caduta più volte di quante volte sia riuscita a convertire una palla break probabilmente), righe, lob e scambi allucinanti. Intensissimi gli scambi dell’ultimo game, basta guardare quello per capire cosa è potuto succedere in tutto il match. Riusciamo anche a scambiare due parole con la vincitrice, ovviamente stanchissima ma felicissima del risultato. Molto soddisfatta anche della sua intera stagione e soprattutto dell’ultimo periodo, dove ha raggiunto anche la finale a Guangzhou. Le rubiamo solo un minuto, visto che tra doccia, fisio e massaggi non andrà a dormire tanto presto e domani la aspettano i quarti di finale. A proposito, questi sono i match in programma domani, a partire dalle 14: Friedsam vs Gasparyan, Larsson vs Brengle, Allertova vs Flipkens non prima delle 16 e poi Pavlyuchenkova vs Krunic.
Inutile dire che probabilmente, come ormai ogni giorno, prima di mezzanotte il palazzetto godrà della nostra presenza, le quote dicono 1,01. Ora però basta, si torna a casa!
ps come sempre: i podcast con tantissime dichiarazioni ed i racconti di tutti i match linkati qui sotto, a cura quasi esclusiva di Giulio Gasparin.
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