Diario da Linz: addio azzurre, parte alta senza più teste di serie

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di Michele Galoppini (@MikGaloppini)

La giornata è cominciata non appena ci siamo svegliati. Avevamo da aggiustare gli ultimi dettagli dell’intervista a Camila e Sergio Giorgi, pronta da pubblicare e condividere con il mondo dei social. Finita la sbobinatura e la successiva traduzione in inglese eravamo già in ritardo per i primi match in programma alla Tips Arena, dove peraltro stava per esordire Roberta Vinci contro Aleksandra Krunic. Prima però, corsa in stazione a comprare il biglietto ferroviario di ritorno, poiché l’acquisto online ci lasciava con qualche perplessità, ed a comprare delle pile per la macchina fotografica, restata a secco dopo circa 5 minuti di utilizzo.

Del match di Roberta Vinci abbiamo già parlato nel pezzo dedicato, che trovate a questo link, ma non perdetevi per nulla al mondo il podcast a fondo articolo, dove ci sarà l’intervista post match dove Roberta non ha deluso le attese. Imbroglio sulla linea del tempo e vi anticipo che anche il racconto del match di secondo turno di Camila Giorgi lo trovate nel pezzo dedicato, qui.

Per nulla banali e molto interessanti sono stati gli altri due match che abbiamo avuto modo di seguire.

Innanzitutto, parliamo dell’esordio di Caroline Wozniacki messa di fronte dall’urna alla temibilissima Mirjana Lucic-Baroni. I timori si sono concretizzati quando la croata ha messo in campo un tennis stellare e super efficace che ha schiacciato a fondo campo la danese e l’ha costretta ad alzare bandiera bianca nel primo parziale. Molto più equilibrato il secondo set, dove anche Caroline ha trovato modo di imporre il suo ritmo e mettere in maggiori difficoltà la Lucic, costretta a strappare maggiormente i suoi colpi e quindi a sbagliare di più. Game dopo game l’equilibrio non si è rotto ed è quindi stato il tiebreak, giocato in maniera pessima dalla Lucic, a decidere le sorti del set, vinto quindi dalla Wozniacki. Terzo set a senso unico fino al 5-1, quando la croata ha tentato l’impossibile per recuperare lo svantaggio e ci è riuscita solo fino al 4-5, quando poi ha dovuto cedere alla più titolata danese. 3-6 7-6 6-4 il risultato finale.

Anche Brengle contro Konta ha dato spettacolo, soprattutto grazie alla statunitense ed al suo tennis quantomeno particolare e certamente divertente quando funziona. Oggi ha decisamente funzionato e la britannica, molto in forma in questo periodo, ne ha pagato le spese. Due i fattori che hanno deciso l’andamento del match: le strenue (e “contorte”) difese della Brengle, abbinate ad innumerevoli cambi di ritmo, e le discese a rete totalmente inefficaci della britannica, non tanto per demeriti suoi ma per meriti dei passanti e dei lob millimetrici della Brengle. Due lunghi e combattuti set sono stati il risultato di questo match, vinto 6-3 7-5. Per ulteriori informazioni ed anche per le parole della Wozniacki non perdetevi l’altro podcast, magistralmente redatto in inglese sempre da Giulio Gasparin, che a momenti esaudiva il desiderio della Gasparyan di essere intervistata in russo, nella foto in alto (già, lui conosce pure il russo…).

E ora passiamo all’aspetto goliardico del diario. Innanzitutto, anche ieri sera siamo stati salvati in extremis da un kebabbaro magicamente comparso sotto casa ben oltre la mezzanotte, che ci ha permesso di cibarci dopo che i match qui al palazzetto erano andati per le lunghissime (considerato, ovviamente, che gli orari dei negozi e dei ristoranti qui in Austria non permettono alcun acquisto dopo le nove probabilmente). Il panino del kebabbaro era l’ennesimo panino e non ultimo di una lunga serie protrattasi avanti anche oggi. Io ho bisogno di cibo vero. Sapevatelo.

Inoltre, ho estremamente bisogno di giocare a tennis, non solo di guardarlo. La racchetta è in valigia, peraltro con corde nuove di zecca, il compagno di viaggio ha la racchetta in valigia come me ed è ben disposto all’ennesima sfida con il sottoscritto (e soprattutto all’ennesima vittoria, sigh), quindi questa sfida in terra austriaca s’ha da fare. Purtroppo non succederà come a Bad Gastein, quando nel 2013 riuscimmo addirittura a giocare in un campo WTA dedicato al torneo, ma ci accontenteremo di un circolo a caso, basta che sia indoor, viste le temperature.

Ancora, ci siamo segnati un paio di posti che dobbiamo assolutamente visitare, ma spero riusciremo a trovare del tempo libero, perché per quanto possa sembrare, siamo bloccati al pc tutto il tempo… vedremo di tenervi aggiornati nei prossimi diari; da qui a domenica, dopotutto, c’è ancora tempo!

ps: come dicevo, ecco gli imperdibili podcast, con protagonista assoluta Roberta Vinci!


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