Siamo agli sgoccioli della stagione WTA 2015 e sono ancora davvero pochi i risultati di rilievo in palio. Sta terminando il Premier5 di Wuhan, ma soprattutto ci sono ancora il Premier Mandatory di Pechino da giocare ed i due Master di Singapore, in primis, e di Zhuhai, in secundis.
L’obiettivo più succulento e che attira la maggiore curiosità, anche per l’interessantissima corsa alla qualificazione, è ovviamente il Master di Singapore, nonostante abbia perso proprio oggi la numero 1 al mondo Serena Williams: ancora sotto shock dalla sconfitta subita da Roberta Vinci agli Us Open, ha deciso di chiudere la sua stagione in anticipo e ricaricare le pile per il 2016.
Detto questo, saranno le 8 giocatrici classificate dalla seconda alla nona posizione del ranking WTA quelle che di conseguenza parteciperanno all’importante manifestazione, importante per il titolo in sé e per i tantissimi punti in palio e dollari di montepremi. Ma a pochi tornei dalla fine della stagione, chi sono le qualificate e quali sono le pretendenti agli ultimi posti disponibili?
Ciò che di solito si guarda per definire le qualificate è la Race che settimanalmente la WTA fornisce a giocatrici e tifosi, ma questa settimana è molto più intelligente guardare ad un “Race modificata”, molto più informativa per il motivo che ora vi spieghiamo.
La Race è calcolata nella somma dei punti provenienti da massimo 16 tornei giocati durante la stagione che, semplificando la questione, devono necessariamente includere i 4 tornei dello Slam, i 4 tornei Premier Mandatory ed i 2 migliori tornei Premier5 (pena uno zero come addendo se questi tornei non vengono giocati). In aggiunta vanno contati i 6 migliori risultati tra i Premier5, Premier, International, WTA125 ed ITF rimanenti.
Poiché la settimana prossima si gioca Pechino, che è un Premier Mandatory, il risultato in terra cinese farà necessariamente parte della Race, portando all’esclusione di quello che è allo stato attuale il 16esimo miglior risultato di stagione; quindi non tutti i punti che verranno conquistati a Pechino saranno aggiunti alla Race WTA, resa così più complicata da leggere all’occhio meno esperto. Di conseguenza, la “Race modificata” che useremo qui oggi include i 15 migliori risultati, ai quali Pechino andrà ad aggiungersi la prossima settimana senza esclusione di tornei, allineando di fatto Race WTA e Race modificata. Tale Race modificata è perfino più sorridente alle italiane di quanto non lo sia già la Race WTA e potete leggerla di seguito.
Nonostante non sia matematica per tutte le seguenti, diamo per assicurata la qualificazione di Simona Halep, Maria Sharapova, Petra Kvitova, Garbine Muguruza e Lucie Safarova; soprattutto per le ultime due la situazione è ancora incerta, ma a meno di grossissimi risultati a Pechino dalle retrovie, la spagnola e la ceca hanno il posto assicurato.
Gli ultimi tre posti sono attualmente nelle mani di Flavia Pennetta, Angelique Kerber e Agnieszka Radwanska, ma dietro di loro Pliskova, Suarez, Bencic, ma anche Roberta Vinci e Caroline Wozniacki, sono abbastanza vicine e minacciose. Non va dimenticata Venus Williams, in semifinale a Wuhan e quindi in grado di accumulare tanti punti da entrare già tra le prime 9 della Race.
Partiamo da una prima constatazione: Pechino è un Premier Mandatory, ma nonostante ciò assegna un cospicuo bottino di punti realmente solo dalle semifinali (390), poiché già i quarti di finale regalano un ammontare di punti non troppo decisivo, viste le distanze della Race (215 punti con i quarti). Detto questo, le giocatrici che davvero possono mettere a segno dei ribaltoni nella Race saranno le 4 semifinaliste.
Inoltre, dalle riserve in poi, le giocatrici che stanno dimostrando un buono stato di forma sono conteggiabili su una mano, lasciando anche libero qualche dito; la Pliskova ha dato segnali di vita a Wuhan, ma pare molto lontana dallo stato di forma di inizio anno; peggio sta la Suarez Navarro, per lo stesso ma accentuato motivo della ceca; più dietro, la Bencic viene da un ritiro a Wuhan, la Wozniacki è alle prese con problemi fisici che la stanno limitando e non poco e dalla Bacsinszky in poi, giocatrici già abbastanza lontane, solo Venus Williams sembra in buona forma. Roberta Vinci è invece una minaccia reale: in semifinale a Wuhan (e quindi nella posizione di segnare già domani, contro Venus, ulteriori 235 punti che la porterebbero a ridosso della Bencic), avrà a Pechino un BYE al primo turno e, grazie al 16mo torneo di soli 30 punti, potrà accumulare punti importanti anche nei successivi tornei ai quali è iscritta.
Anche tra le attuali qualificate lo stato di forma è tutt’altro che roseo: Simona Halep non convince, Maria Sharapova è infortunata, Petra Kvitova non ha ancora recuperato dalla mononucleosi, Lucie Safarova è alle prese con la convalescenza conseguente ad un brutto virus (i pronostici per il Master saranno un terno al lotto, se non una cinquina…). Sono proprio le ultime della lista blu quelle messe meglio: Garbine Muguruza è in forma smagliante a Wuhan, Flavia Pennetta arriva dalla vittoria degli Us Open, Kerber e Radwanska stanno dando ottimi segnali.
Abbiamo parlato per Roberta Vinci del “16mo risultato”, l’ultima colonna della classifica. Già, anche il 16mo risultato è un parametro importantissimo da valutare in questo momento, perché rappresenta l’ammontare di punti che, dopo Pechino, dovrà essere superato nel torneo che si sta giocando per aggiungere punti in Race. E questo dato aiuta particolarmente la Vinci, come detto, ma anche Flavia Pennetta e Muguruza-Safarova, già date per qualificate. Infatti, Flavia, grazie a quell’”1”, potrà aggiungere ogni singolo punto che otterrà nel teoricamente semplice torneo di Tianjin, aumentando lo scarto nei confronti delle due riserve attuali, Pliskova e Suarez Navarro. La ceca e la spagnola dovranno infatti fare almeno finale, a livello International, o semifinale a Mosca per aggiungere punti (nemmeno tanti!) e visto il loro stato di forma è facile pensare che il loro scarto da Pennetta, Kerber e Radwanska, per quanto vicine, sarà molto complicato da ridurre ed annullare. Più dietro è messa meglio la Bencic, ma quel “55” permette di fare punti solo dalle semifinali International e di quarti di finale Premier. La Wozniacki, con il “180”, è praticamente già fuori dai giochi a meno che vinca Pechino (una finale potrebbe non bastare).
Cercando quindi di fare una chiara sintesi, posta un’ipotesi da non sottovalutare e cioè che non ci saranno grossi ribaltoni conseguenti da, almeno, una semifinale a Pechino, la situazione è questa:
– Flavia Pennetta: sperando che la forma degli Us Open non sia svanita nei festeggiamenti, un discreto Pechino ed un discreto Tianjin sono una solida certezza per la qualificazione. I 98 punti sulla Pliskova ed i 123 sulla Suarez sono un buon bottino, considerati anche il 16mo risultato della brindisina comparato con quelli di Karolina e Carla. Inoltre, ben due devono sorpassarla.
– Angelique Kerber: è quasi fatta per lei, peraltro ancora in gioco a Wuhan. Momento di forma, vantaggio sulle avversarie ed iscrizione a torneo di Mosca hanno, dopo Pechino, un peso specifico non trascurabile.
– Agnieszka Radwanska: la vittoria di Tokyo l’ha portata in zona qualificazione ed a Wuhan ha dovuto cedere solo a Venus, ora in semifinale. Le piace giocare sul cemento cinese ed a Pechino sarà una pericolosa avversaria. Ma in caso di recupero da dietro, avrà bisogno di almeno una finale a Tianjin o di una successiva WC a Mosca od in Lussemburgo, perché il suo 16mo risultato è molto alto. Fortuna vuole che dietro di lei scarseggi lo stato di forma delle avversarie.
– Karolina Pliskova e Carla Suarez Navarro: stato di forma precario, 16mo risultato molto alto, necessità di recuperare punti rispetto alle inseguite. Elementi che tutti assieme non portano nulla di buono alla ceca ed alla spagnola. Devono sperare in un ottimo risultato a Pechino e che le inseguitrici, che fanno più paura di loro in vista Master, non siano troppo assetate di vittoria.
– Belinda Bencic: è attualmente a 120 punti dalla soglia di qualificazione. Ha dimostrato ottimo stato di forma a Tokyo ma si è ritirata a Wuhan. Iscritta solo a Tianjin dopo Pechino, dovrà però ottenere ottimi risultati per evitare di vedersi “annullati” i punti ottenuti a causa di quel “55” come 16mo risultato per ora utile. Fa paura, ma non troppa.
– Roberta Vinci: solo una tra lei e Venus Williams potrà fare davvero paura alle temporaneamente qualificate. Fosse Roberta a vincere domani, grazie al BYE a Pechino, all’iscrizione in due International nelle due settimane successive, al “30” come 16mo risultato ed al suo stato di forma, potrà essere decisamente quotata per essere tra le papabilissime alla qualificazione a Singapore. La vittoria di domani la porterebbe infatti a soli 155 punti dalla soglia di qualificazione attuale.
– Venus Williams: se invece sarà Venus a vincere la semifinale di Wuhan, sarà l’americana a prendere il posto di Roberta, per gli stessi motivi: BYE a Pechino, tornei da giocare dopo Pechino senza risultati da scartare (potrebbe essere decisiva una WC a Mosca o in Lussemburgo), ottimo stato di forma rispetto alle inseguite.
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