di Sergio Pastena
Tra Serena e Sorana ci sono solo due lettere di differenza. In campo, però, è tutta un’altra storia, e così la più inattesa delle finali a Toronto si è trasformata in un assolo della Williams che ha lasciato soltanto soltanto due games alla Cirstea.
Poco male per la rumena, comunque autrice di un’impresa mica da ridere: superata in tre set la Wozniacki al secondo turno, la Cirstea ha continuato a giustiziare teste di serie eliminando in sequenza Jankovic, Kvitova e Li prima di arrendersi in finale. Percorso diverso (e netto) per la Williams, che qualche difficoltà l’ha avuta soltanto con la Radwanska in semifinale. Per il resto l’unica a strapparle più di tre games è stata la nostra Schiavone, fuori con un onorevole 6-3 6-2.
A corrente alternata le altre italiane: la Errani fa il suo arrivando ai quarti e impegnando la Radwanska, la Vinci esce al terzo e Flavia Pennetta non va al di là del secondo turno. Intanto, lontano dal Canada, l’israeliana Peer si impone a Suzhou in finale sulla cinese Zheng.
Lotta sorellicida
Questa settimana la scena è tutta per Cincinnati, dove la favorita è sempre l’onnipresente Williams, ancora una volta in rotta di collisione con la Bartoli. Il suo lato vede tra le protagoniste anche Stosur e Kirilenko, mentre dall’altra parte Vika Azarenka dovra farsi strada tra Kvitova, Ivanovic e Wozniacki.
Tra le italiane troviamo la Pennetta, attesa da un primo turno non facile contro la Lepchenko, e la qualificata Knapp (esordio contro la Kerber) nel lato sinistro. La Errani è finita ancora una volta dal lato della Sharapova e rischia un terzo turno contro la Vinci, impegnata contro la Mattek-Sands. Fuori nelle qualificazioni la Schiavone, eliminata dalla Watson.
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