di Giovanni Cola
Aveva illuso gli spettatori neutrali nei primi games, facendo loro sperare che potesse esserci una sfida quantomeno equilibrata. Ana Ivanovic invece poco dopo ha dovuto lasciare strada ad una Serena Williams straripante, a tratti incontenibile, che ha conquistato il titolo di Cincinnati per la prima volta in carriera (6-4 6-1), lanciando un messaggio di sfida perentorio a tutte le avversarie in vista dell’Us Open: “La giocatrice da battere sono ancora io”. Sul cemento americano la serba nell’atto conclusivo ha pagato un’eccessiva fragilità al servizio, soprattutto nei momenti chiave, oltre ad una vulnerabilità psicologica assai marcata. Quasi una sudditanza nei confronti di un avversaria contro cui ha sempre sofferto in maniera particolare, se escludiamo il match agli Australian Open di quest’anno. Eppure l’avvio non era stato da buttare, Ana ha saputo subito conquistare il break all’inizio del primo set, mettendo la testa avanti.
Il suo errore capitale si è rivelato tuttavia quello di non aver concretizzato due chances per il doppio allungo sul 3-1 in suo favore. Una volta raggiunta sul 3-3 poi la Williams ha messo definitivamente la freccia, diventando implacabile con le sue accelerazioni di dritto e con una battuta fulminante in più occasioni. Il secondo parziale, valido solo per le statistiche, è assomigliato ad un’autentica mattanza. La Ivanovic può comunque trarre spunti positivi da questa settimana in Ohio, soprattutto se teniamo conto dell’ultimo Slam stagionale alle porte. Ben scolpita nella sua mente rimarrà la vittoria in semifinale contro Maria Sharapova, arrivata dopo un’altalena di emozioni e facendo leva su una prestazione di grande carattere. Per l’americana invece piovono conferme, altra gioia dopo quella di Stanford e la semifinale raggiunta a Montreal. Qui a Cincinnati non aveva mai alzato le braccia al cielo. Titolo Wta n.62 e ancora tanta voglia di crescere.
Nella graduatoria all-time c’è Billie Jean King da inseguire a quota 67. Bello il siparietto durante la premiazione in cui Ana ha ammesso che Serena, in questo incontro, le ha impartito a tutti gli effetti una lezione su come servire in maniera efficace:” Quando ti ritiri, potresti svelarmi qualche trucchetto!”, ha voluto scherzare la serba, comunque soddisfatta della sua settimana. “Ha un sapore speciale vincere qui – ha dichiarato l’americana – i tifosi sono straordinari. E voglio congratularmi anche con la mia avversaria. Il tennis ha bisogno di facce pulite e di grandi campionesse come lei”.
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