di Sergio Pastena
Il mitico cameriere in rosso del Sanbitter avrebbe esclamato “C’est plus facil” e, in effetti, il fatto che tutti pronosticassero Serena Williams come vincitrice del Master di Istanbul non lasciava dubbi: il più facile dei pronostici, il più scontato, in definitiva il più probabile.
E Serena fu, in Turchia, in un torneo durante il quale la più piccola delle Williams ha lasciato un paio di set per strada ma non ha mai perso il filo del suo tennis potente ed efficace. In un girone eliminatorio ce a visto cadere a sorpresa la Radwanska, l’americana ha spazzato via senza troppe difficoltà le avversarie di turno, lasciando cinque games a partita in media. Qualificata con lei Petra Kvitova grazie al successo sulla Kerber.
Il gruppo B, intanto, vedeva la nostra Errani battersi dignitosamente, pur senza racimolare set, contro Azarenka e Li, per poi superare a sorpresa proprio la Jankovic. Troppo tardi per evitare l’eliminazione, mentre la Li schiacciava chiunque trovasse sulla propria strada: proprio il netto successo della cinese sulla Azarenka, già sorpresa da Jelena, apriva la strada alla più grande delle sorprese, visto che la serba era stata l’unica a strappare alla Li un set in virtù del quale passava il turno.
Semifinali a senso unico? Non proprio: se la Li ha abbattuto la Kvitova senza particolari patemi d’animo, Serenona ha dovuto lottare fino al terzo per battere la Jankovic e, dopo aver perso il primo set della finale contro la Li, qualcuno sentiva puzza di sorpresa d’Oriente. Una sensazione durata un attimo, visto che la Williams ha ripreso a viaggiare alla propria velocità di crociera schiantando la Li rapidamente e lasciandole solo tre games negli ultimi due set.
Poca gloria nel doppio, purtroppo, per le chiqui, sconfitte subito da Makarova e Vesnina.
Finale di Fed Cup? Ah, no…
Questa settimana è la volta del Masterino di Sofia, quello che probabilmente ci darà una bella mano nella conquista della Federation Cup.
Kirilenko, Vesnina e Pavlyuchenkova hanno risposto presente, ma non al ct Tarpischev bensì a Stefan Tzvetkov, direttore del torneo, al contrario di quanto fatto da Robertina Vinci.
Il primo gruppo vedrà proprio Kirilenko e Pavlyuchenkova battagliare contro la rivelazione della staione Simona Halep e la francese Alizè Cornet. Il girone B, oltre alla Vesnina, vede come prima testa di serie Ana Ivanovic e come comprimaria di lusso Sam Stosur. A chiudere il gruppo Tsvetana Pironkova, wild card di casa la cui partecipazione, a giudicare dai risultati fuori dall’erba nel 2013, pare avere un senso più che altro coreografico. Saprà smentirci?
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