di Sergio Pastena
Ultimamente nella Wta c’è sempre un pezzo di Italia: può avere il volto della Schiavone come quello della Pennetta, di Robertina Vinci come di Sara Errani come quello di tutte e quattro le azzurre quando c’è la Fed Cup, ma quello che è certo è che c’è sempre qualcosa da dire. Questa settimana, così, la copertina spetta a Flavia, capace di arrivare in semifinale nell’importantissimo torneo di Dubai e di rientrare tra le prime 15 al mondo. Per farlo la brindisina ha superato nell’ordine Dokic, Zakopalova, Azarenka (in un match dall’andamento incredibile) e Kleybanova, per poi cedere a Svetlana Kuznetsova, la sua bestia nera, pur avendo avuto qualche buona occasione nel corso del match. In realtà siamo andati ad un passo da una semifinale tutta italiana perché Francesca Schiavone, dopo l’impresa degli Australian Open, ha di nuovo annullato sei match-point alla russa, che ha rischiato la crisi di nervi: il settimo, però, è stato fatale per la leonessa. La russa poi, in finale, ha ceduto di schianto a Caroline Wozniacki, che quando non sente aria di Slam diventa praticamente inarrestabile. La danese si è così ripresa il trono del ranking, occupato dalla Clijsters per una sola settimana. Bene (incredibile ma vero) anche la Jankovic, finalmente su buoni livelli e capace in semifinale di tenere botta contro la futura vincitrice. Buon torneo anche per la Stosur che, a proposito di ranking, scavalca la Schiavone al quarto posto: la differenza tra le due, però, è minima, 35 punti. A chiudere la Errani e la Vinci: hanno fatto il loro dovere, ovvero passare un turno, prima di cedere piuttosto nettamente a Stosur e Zvonareva. Purtroppo per loro, il sorteggio era stato davvero sfortunato.
La scorsa settimana si giocava anche a Memphis e Bogotà, veri e propri tornei delle “varie ed eventuali”. Negli Usa, ad esempio, son saltate subito cinque teste di serie, tanto per gradire. Alla fine sono arrivate in fondo l’outsider Magdalena Rybarikova e la canadese Rebecca Marino, una delle osservate speciali della vigilia. La finale è durata un set, il tempo di un 6-2 per la tennista slovacca prima che l’avversaria si ritirasse per uno strappo agli addominali. Storia simile in Colombia: fuori al primo turno la metà delle favorite, in finale ci arrivano la spagnola Lourdes Dominguez Lino, settima testa di serie e Mathilde Johansson, ancora in cerca della prima vittoria della carriera. La bella francese dovrà ancora aspettare, visto che l’avversaria ha prevalso in tre set. In tabellone a Bogotà c’era anche Corinna Dentoni, che dopo essersi qualificata ed aver battuto Petra Cetkovska ha perso un’occasione d’oro per arrivare ai quarti contro la spagnola Garcia Vidagany: avanti 3-0 nel terzo set la nostra atleta ha subito un parziale di 6-1 ed è stata eliminata.
Veniamo agli appuntamenti di questa settimana: occhi puntati sul Wta Premier di Doha, che vedrà nuovamente in campo Caroline Wozniacki. Il seeding è molto competitivo (sette delle prime dieci al mondo) e ai nastri di partenza ci sono ben tre italiane, tutte capitate nella parte alta, quella della Wozniacki: la sorte ultimamente non ci è amica. La Schiavone avrà un bye per affrontare poi la vincente tra la Kanepi e una qualificata. Per Flavia Pennetta esordio con la Zheng e poi eventualmente la vincente tra Agnieszka Radwanska e la Safarova. Robertina Vinci becca in sequenza Petrova e poi eventualmente proprio la Wozniacki. Fermate subito nelle qualificazioni Brianti e Camerin, per mano della Baltacha e dell’altra Radwanska, Urszula.
Si va in campo anche ad Acapulco, dove il principale motivo di interesse sarà dato dalla tedesca Julia Goerges, prima testa di serie e semifinalista ad Auckland nel 2011. Le principali rivali saranno Polona Hercog, Greta Arn e Gisela Dulko, momentaneamente divisa dalla “gemella” Pennetta. In tabellone anche Romina Oprandi, che dovrà superare la Voracova per poi vedersela probabilmente con la Arn. A lei potrebbe aggiungersi anche Corinna Dentoni, che ha già superato due turni di qualificazione.
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