di Giovanni Cola
I progressi di Eugenie Bouchard sono come il “buffering” di un video visualizzato su Internet. Il caricamento può essere più o meno rapido ma il raggiungimento del 100% è solo una questione di tempo. Restando in tema, la connessione della canadese pare essersi decisamente velocizzata nel 2014. Tra i suoi tanti meriti c’è infatti quello di aver consolidato i suoi miglioramenti, essere stata capace di renderli continuativi ed efficaci su tutte le superfici. In questo contesto si inserisce la sua vittoria contro Angelique Kerber (6-3 6-4) nei quarti a Wimbledon, guadagnandosi così l’accesso in semifinale. Traguardo che appunto raggiunge per il terzo Slam consecutivo.
Impressionante il dritto della 20enne del Quebec, rispetto al 2013 è indubbiamente il colpo su cui ha lavorato maggiormente. Riesce inoltre a far male alle sue avversarie già col servizio, non eccessivamente potente, ma sempre molto lavorato ed insidioso. Ma il vero salto di qualità di Genie è stato sotto l’aspetto mentale. Lascia veramente esterrefatti il suo timing nel saper leggere le partite, innalzando il livello di gioco quando serve sul serio. Si è verificato oggi contro la tedesca, ma la stessa cosa era avvenuta contro la Cornet nel turno precedente. Da 4-5 sotto nel secondo set, ha inanellato una serie di vincenti tale da far crollare le resistenze della transalpina fino al 7-5 conclusivo.
Personalmente ritengo che la Bouchard possa stabilmente insediarsi tra le primissime del circuito Wta almeno per il prossimo decennio. I suoi 20 anni lasciano ben sperare. Certo, non dovrà farsi lusingare da impegni extra-tennistici. Il suo volto da copertina potrebbe tra qualche tempo lusingarla e spingerla a seguire una carriera in altri contesti più glamour. L’integrità finora dimostrata dalla canadese tuttavia tenderebbe a farci escludere un avvenire in stile Kournikova.
Ma sintetizziamo il suo exploit di questa stagione anche con qualche numero: da lunedì prossimo sarà almeno la nuova n.8 del ranking e la n.6 nella Race del 2014. E’ la prima giocatrice dal 2009 a raggiungere almeno la semifinale nei primi tre Slam dell’anno. L’ultima a riuscirci era stata Dinara Safina. Ora ad attenderla al varco ci sarà un’agguerritissima Simona Halep, anche lei in uno stato di forma pazzesco. Un match da “tripla”, per usare un gergo calcistico, che sicuramente infiammerà il pubblico dei Championships.
“Ovviamente sono molto soddisfatta di essere arrivata fin qui – ha dichiarato la Bouchard – ma non mi accontento mai di quello che ottengo quindi concentrerò tutti i miei sforzi per riuscire ad andare ancora avanti. Sento finalmente che tutti i sacrifici compiuti da quando ho iniziato a prendere in mano la prima racchetta da tennis, quasi 15 anni fa, non si sono rivelati inutili. Sono consapevole del fatto di vivere una vita privilegiata, girando il mondo e inseguendo una mia passione. Il mio auspicio è veramente quello di poterlo fare a lungo”.
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