(Sara Errani – Foto Nizegorodcew)
di Sergio Pastena
Sarita Errani conquista anche Budapest dopo Acapulco e Barcellona, confermando una prima metà di 2012 assolutamente strepitosa, specie considerando i quarti agli Australian Open. La tennista bolognese, va detto, ha potuto affrontare un tabellone abbastanza agevole: Minella, Czink (l’unica a strapparle un set), una Brianti stanca dopo le due belle vittorie al terzo contro Begu e Tsurenko, Tatishvili e Vesnina. La bravura, però, sta anche nell’approfittare di queste occasioni e Sara non ha sbagliato. Il ranking ora è al numero 24 e, addirittura, la Errani è settima per punti quest’anno. Tanto di cappello.
All’Estoril, invece, pur brillando le italiane non sono riuscite nell’impresa di confezionare la doppietta: a vincere alla fine è stata l’estone Kaia Kanepi battendo la Suarez-Navarro. Peccato, perché in semifinale erano arrivate due tenniste azzurre: Roberta Vinci, testa di serie numero uno che ha ceduto proprio alla Kanepi, e Karin Knapp. L’altoatesina ha sbattuto fuori dal torneo la Kirilenko e la Voskoboeva prima di essere eliminata dalla spagnola, mentre la Vinci aveva battuto nei quarti la Petrova.
Questa settimana tocca a Madrid, evento combined che vede in campo le migliori. Ai nastri di partenza c’erano le prime dieci al mondo, ma Marion Bartoli è uscita subito per mano della Cirstea. Peccato anche per Francesca Schiavone, che purtroppo biene battuta al primo turno dalla Lepchenko dopo un match combattutissimo e non riesce ancora ad ingranare in vista del Roland Garros. A consolarci ci pensa proprio la Vinci, che lascia solo cinque games alla Cibulkova e si regala un secondo turno contro la Wickmayer. Sara Errani sarà una delle ultime a giocare il primo turno, contro la sudafricana Chanelle Scheepers. Tra le altre: soffre Venus Williams contro la Halep, così come la Stosur contro la Martic: due vittorie al tie-break del terzo. Rischia anche la Wozniacki, che perde per strada un parziale contro la Pervak, mentre la Azarenka la sbriga in due set contro la Kuznetsova, che però ha offerto una buona resistenza.
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