di Sergio Pastena
La Sharapova manca ma la sua assenza, per quanto ovviamente importante, non basta certo a sminuire il livello mostruoso del tabellone della Rogers Cup di Toronto: 15 delle prime 16 al mondo in campo, eccezion fatta appunto per Masha. Vediamo il tabellone prendendo come punto di riferimento i quarti di finale teorici.
S.Williams (1) – Bartoli (7): la numero uno al mondo contro la neocampionessa di Wimbledon. Questo in teoria il primo incrocio del torneo canadese, ma è bene prendere il pronostico con le molle. Il lato di Serena non sembra complesso: c’è la Flipkens, la nostra Schiavone e la sorellona Venus, per il resto tre qualificate. Dal lato della Bartoli, peró, troviamo Caroline Wozniacki, una Rybarikova in ottima forma e una Lepchenko da non sottovalutare mai. Insomma, per la francese non sará facile, anche se dopo il bye troverà sicuramente una qualificata.
A.Radwanska (3) – Errani (5): non il meglio, neanche il peggio. La Errani capita dalla parte di Aga ma per arrivare ai quarti dovrá vedersela, mal che vada, con Maria Kirilenko, anche se bisognerà tenere d’occhio Vesnina e Cornet. La polacca rischia di cominciare con Yanina Wickmayer, non proprio il piú facile degli esordi, mentre agli ottavi potrebbe trovare la Stephens che, peró, dovrá stare attenta a non abbassare la guardia: esordio con la Mladenovic e secondo turno la Barthel. E attenzione alla Robson in perenne agguato…
Kerber (8) – Li (4): lato debole del tabellone? Ma sí, diciamolo pure, anche se fa pur sempre specie definire lato debole una slot che conta, oltre alle due teste di serie appena citate, tennista come la Ivanovic, la Pavlyuchenkova, la Cibulkova e la Makarova. E dulcis in fundo, la nostra Robertina Vinci, vincitrice all’esordio sulla tedesca Goerges e nell’eventuale secondo turno proprio dalla Makarova o dalla Rodionova. In questo settore troviamo anche Flavia Pennetta, che all’esordio ha battuto in tre set Urszula Radwanska.
Kvitova (6) – Azarenka (2): e se quello precedente era il lato debole, senza dubbio questo è il piú forte. Non c’è Serenona, che peró nella sua slot ha beccato una slavina di qualificate, ma ci sono Petra e Vika, Sam Stosur, Jelena Jankovic e qualche outsider da tenere d’occhio come la Cirstea, la Suarez Navarro e la Kleybanova. Facendo due calcoli rapidi abbiamo in gioco due ex numero uno e quattro Slam compressivi, quanto basta per garantire una lotta molto dura per un posto in semifinale, che comunque vede Vika come favorita d’obbligo.
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