Jannik Sinner ha deciso di bruciare le tappe. Il suo modello Andreas Seppi ha messo piede per la prima volta a Bordighera nel 2012, a 28 anni, trovando la spinta che l’ha portato fra i primi 20 giocatori del mondo. Lui, invece, dall’Alto Adige (è originario di Sesto, Seppi di Caldaro) si è trasferito in Riviera a soli 13 anni, per provare a seguire il percorso di Andreas sotto la guida del team di Riccardo Piatti. Prima al Bordighera Lawn Tennis Club, ora sui campi del nuovissimo Piatti Tennis Center, diventato la casa dei progetti del coach comasco. La scelta si sta rivelando azzeccata: il 16enne dai capelli rossi è il più giovane italiano nella classifica mondiale Atp, ed è stato il grande protagonista azzurro al 59° Trofeo Bonfiglio di Milano, quello che viene definito come il “quinto Slam” under 18. L’Italia non piantava una bandierina nei quarti di finale dal 2013, e a metter fine all’attesa ci ha pensato il ragazzo dell’Alta Pusteria, dal fisico asciutto e dal tennis incisivo. In gara con una wild card, Sinner ha fatto fuori il tedesco Bierbaum, il top 10 californiano Boyer e il ceco Forejtek, mostrando un buon servizio e la capacità di spingere col diritto come col rovescio. Una caratteristica comune proprio a Seppi, a sua volta quartofinalista al Bonfiglio nel biennio 2001-2002. Tuttavia, per poco il giovane classe 2001 non faceva addirittura meglio, visto che nei quarti ha mancato un match-point contro il giapponese Tajima.
La crescita di Sinner è la testimonianza perfetta del lavoro del Piatti Tennis Center, che accoglie tanti “pro”, ma punta soprattutto sulla formazione dei giovani. “Parliamo di un ragazzo dalle qualità molto interessanti – spiega Riccardo Piatti –, perché è dotato di un buon fisico e di un’ottima educazione al lavoro e al sacrificio, che nel tennis rende tutto più semplice. Il suo programma è finalizzato alla crescita e alla prevenzione degli infortuni, e per il momento non badiamo molto ai suoi risultati. Ci preme soprattutto che si formi nel modo corretto, per metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio”. Negli ultimi mesi, Sinner ha avuto la possibilità di allenarsi con tutti i big transitati dal Piatti Tennis Center, compresi Federer e Djokovic: opportunità più uniche che rare per un ragazzo di appena 16 anni, ma che a Bordighera sono all’ordine del giorno. “Sono contento per Jannik – chiude Piatti – e anche per Andrea Volpini, Giulia Bruschi e Luca Cvetkovic, che lo seguono nello specifico. La sua crescita giova anche alla loro esperienza di futuri allenatori”. Un dettaglio, quest’ultimo, da non sottovalutare, perché al Piatti Tennis Center la formazione non è solo per gli allievi, ma anche per i tecnici. Per far sì che imparino a crescere i giocatori, ma sappiano anche migliorare insieme a loro.
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