Un cambio di prospettiva che è anche un momento di crescita. Tutti quei maestri e quei circoli (di Milano, Torino, Cremona e di altre province) che erano abituati a ricevere Riccardo Piatti e il suo staff per i vari momenti di formazione, ora avranno la grande opportunità di ricambiare la visita. È questo uno dei propositi del Piatti Tennis Center di Bordighera, destinato a diventare un punto di riferimento per tutti gli insegnanti che lo vorranno. “L’obiettivo del progetto – spiega il tecnico – è di provare a ripetere ciò che ho fatto con Massimo Sartori. Non ho mai lavorato direttamente con Andreas Seppi, ma sempre con Massimo. Ed è stato lui, poi, a far crescere il giocatore. Oggi siamo pronti a farlo con altri, ma sempre con un occhio da supervisori, per lasciare intatto il legame fondamentale che un allievo ha col proprio maestro”. Sì perché fra i tanti meriti di Piatti, come il lavoro con Ljubicic, Gasquet, Raonic, e oggi con Coric, ci si dimentica spesso il ruolo che il coach comasco ha avuto nella formazione di Seppi. Ha affiancato Massimo Sartori negli anni più importanti della crescita dell’ex numero 1 d’Italia, con un lavoro sul maestro che si è trasferito sull’allievo. Una storia di successo che oggi Piatti e Sartori provano a ripetere insieme, con a disposizione una struttura nata come centro di allenamento a 360 gradi. “Abbiamo un gruppo di atleti che si allena qui in pianta stabile – spiega ancora Piatti -, ma la maggior parte dell’attività si basa su un lavoro di consulenza, per aiutare i ragazzi nel loro percorso di crescita”.
La porta del centro è dunque aperta: i ragazzi possono raggiungerlo quando preferiscono, possibilmente con i loro insegnanti, e lo staff è pronto a guidarli, con delle linee che possano poi seguire anche nell’attività quotidiana, una volta rientrati nei loro club. “Oltre allo staff tecnico – dice ancora Piatti -, mettiamo a disposizione mental coach, nutrizionista, fisioterapista, osteopata e chiropratico. Ci stimola l’idea di confrontarci con i maestri, ascoltarli e suggerire i percorsi da seguire, i tornei da giocare e il modo in cui organizzare i diversi periodi dell’anno”. Piatti e Sartori conoscono alla perfezione il percorso che un ragazzino deve affrontare per diventare un professionista, perché l’hanno sperimentato con i propri allievi. In più, il Piatti Tennis Center è diventato anche la casa del progetto di workshop che il coach lombardo ha inaugurato una decina d’anni fa. “La nostra mission – chiude Piatti – è la costruzione dell’atleta. Oggi nell’insegnamento del tennis si tende ad avere fretta di ottenere risultati, dimenticando la costruzione. Noi invece puntiamo su quella: nella mia esperienza ha sempre funzionato. Vorrei aiutare i maestri, e far capire loro che il lungo lavoro paga sempre”. Se lo dice lui, c’è da fidarsi.
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