Non capita tutti i giorni di avere sui propri campi una giocatrice come Garbine Muguruza, capace solo nelle ultime tre stagioni di vincere due Slam (Roland Garros e Wimbledon) e di salire al numero 1 della classifica mondiale. Anche se, in quanto a presenze illustri, i primi mesi di attività del Piatti Tennis Center hanno fissato l’asticella molto in alto, il messaggio che emerge è che anche una giocatrice del suo calibro può trarre beneficio da una visita a Bordighera, fortemente voluta da coach Sam Sumyk per confrontarsi con Riccardo Piatti sugli aspetti tecnici del tennis di Garbine, con l’obiettivo di gettare le basi per un grande 2019. “Conosco Sam da tempo – racconta il coach comasco –, e lo trovo un allenatore molto preparato. Siamo stati ben contenti di accogliere lui e Garbine nella nostra struttura. Da collega capisco il loro intento: avevano bisogno di un confronto, di provare a sentire anche un punto di vista diverso, e per me è stata un’esperienza stimolante. Abbiamo lavorato insieme per una settimana, per un totale di dodici sessioni di allenamento molto intense, aiutandoci anche con la videoanalisi”. Il fatto che uno dei coach più rinomati al mondo si sia rivolto al Piatti Tennis Center per uno scambio di idee è la dimostrazione di una delle funzioni chiave della struttura, che punta non solo a formare e aiutare gli atleti, ma anche i tecnici.
Tanto che, oltre a rappresentare una possibilità di crescita per la giocatrice, e di confronto per Piatti e Sumyk, la presenza della Muguruza è servita come occasione d’apprendimento per tante altre figure professionali del Centro, come il videoanalista Simone Bertino, e i maestri Giulia Bruschi e Stefano Rodighiero, tutti coinvolti nell’arco della settimana. “Non è così raro – continua Piatti – che fra coach ci siano dei momenti di confronto, che servono a far crescere tutti. L’obiettivo di Garbine è naturalmente quello di tornare fra le primissime della classifica Wta, e Sam è disposto ad accompagnarla ovunque pur di aiutarla. È da sempre anche uno dei miei princìpi: per il bene e la crescita dei miei atleti sono disposto a fare esattamente lo stesso”. Parole che trovano conferma nel suo percorso professionale, e anche nella lunga collaborazione con Milos Raonic, che l’ha visto interagire con figure di spessore come John McEnroe, Carlos Moya e tanti altri. Stavolta è toccato di nuovo a lui fare da ‘consulente’. “È stata una bellissima settimana – chiude –, e ci auguriamo di essere riusciti a dare a entrambi l’aiuto che cercavano”. A occhio e croce è andata proprio così, visti i messaggi di ringraziamento, pubblici e privati, arrivati da parte della 25enne spagnola, che via social ha elogiato il Piatti Tennis Center per l’ospitalità e per l’incredibile energia trasmessa. Esattamente le stesse sensazioni che si porta a casa chiunque transiti da Bordighera.
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