Master della Brianza, conclusa una stagione dai grandi numeri

Roberta Bassani e Riccardo Accardi

Non ci sono solo le lacrime di commozione di Roberta Bassani, vincitrice femminile 2015, o il sorriso raggiante di Riccardo Accardi, trionfatore in campo maschile. A rendere grande il Master della Brianza, specialmente nella sua edizione n.35, ci sono anche i numeri. Ancora una volta impressionanti, per un circuito riservato ai quarta categoria. Certo, il fattore storia fa la differenza, visto che la manifestazione è la più longeva, per quanto riguarda i circuiti amatoriali, in Italia. Ma lo sforzo organizzativo è indispensabile per tagliare certi traguardi. Quali? L’abbattimento sistematico di quota mille, l’avvicinamento rapido e incessante verso quota 1.500. Sia in termini di partecipanti, lungo la stagione, sia in quanto a partite disputate. Andiamo con ordine, partendo dalla cifra più impressionante. 1.452 il numero esatto dei partecipanti, con i tabelloni maschili in grado di sfondare, da soli, quota mille (1.067) e con quelli in rosa a chiudere il cerchio (385). Il tutto per 1.431 match giocati in ben 9 circoli del territorio. A dimostrare quanto la Brianza, ma anche il lecchese, il comasco e il milanese siano affamati di tennis. E proprio da questa fame, deriva anche la gioia e la soddisfazione di chi si impegna a fondo per far sì che il Master prosegua nella sua sorta di epopea specifica, anche attraverso momenti di congiuntura economica negativa.

Il merito, nell’ultimo quinquennio, è stato del Tc Arcore. Che ha saputo prendere in mano le redini di una manifestazione viva ma da rilanciare verso nuove sfide. Lo ha fatto per mano di Marco Gerosa, anima organizzativa e cuore pulsante della kermesse: “I numeri citati sono impressionanti, ma a me piace sottolinearne un altro: 70, come i circoli toccati”. Già, perché a voler ben guardare, tutti quei 1.452 giocatori sono tesserati per 70 club differenti, segno più che mai chiaro della capillarità con cui il Master si è radicato nel humus del movimento tennistico locale. “Quando trai i bilanci, questi numeri ti fanno capire che hai fatto un buon lavoro”, spiega Gerosa. E a fargli eco c’è anche il presidente del Tc Arcore Fabrizio Confalonieri: “Il bilancio di questi primi 5 anni è nettamente positivo, e siccome puntiamo a fare ancora meglio, stiamo valutando nuove soluzioni per il prossimo anno. Affinché – chiosa Confalonieri – sia il Master che i circoli che ne fanno parte traggano ulteriori benefici”. Non solo futuro però, perché quando si arriva a tagliare un traguardo storico in termini di edizioni giocate, è giusto anche voltarsi all’indietro e guardare da dove si arriva: “Sono felice di vedere come ancora oggi il Master della Brianza sia sentito dalla gente”, parola di Renato Liverani, uno dei pionieri della manifestazione nata a Villasanta nei primissimi Anni ’80. “All’epoca il nostro obiettivo era quello di far crescere e appassionare i giovani, oggi le cose sono cambiate ma lo spirito è lo stesso”. Sì, perché il Master della Brianza è sempre giovane, oggi più che mai. Anche dopo 35 edizioni.

I NUMERI TAPPA PER TAPPA

Di fianco al nome dei club, tre numeri: nell’ordine, partecipanti maschili, partecipanti femminili e totali

At Concorezzo (98, 45, 143), Tc Usmate Velate (87, 41, 128), Tennis Up Carnate (99, 48, 147), Sc Brugherio (162, 53, 215), Tc Seregno (81, -, 81), Tc Arcore (143, 57, 200), Ct Giussano (180, 66, 246), Tennis Desio (112, 30, 142), Polisportiva Besanese (89, 29, 118).

Inoltre al master finale, disputato ancora ad Arcore, sono scesi in campo – sotto invito – i migliori 16 giocatori e le migliori 16 giocatrici eleggibili.

Leggi anche:

    None Found