Una star della racchetta come Maria Sharapova in campo ad allenarsi, per due settimane, in un paesino dell’Isola d’Elba. Possibile, grazie a Riccardo Piatti, il coach italiano più famoso al mondo, che dopo Wimbledon ha accolto la campionessa russa alla Tenuta delle Ripalte di Capoliveri. Lì da anni, ogni estate, il tecnico comasco – coach del croato Borna Coric – sposta la sua base per cinque settimane, per gli stage targati Elba Tennis Camp. Era già capitato che passassero dall’Elba tanti allievi del Piatti Tennis Team, come quel Jannik Sinner – abituale frequentatore dei camp: c’era anche quest’anno – da poco diventato il più giovane fra i primi 200 del mondo, ma la visita della Sharapova ha colto di sorpresa anche lo stesso Piatti. “Quando il manager di Maria mi ha contattato – spiega Riccardo -, ho accettato subito. Una come lei fa parte di quella tipologia di giocatori ai quali è impossibile dire di no. Mi ha sorpreso vederla venire fino a qui per allenarsi con me”. La russa non è la prima ex n.1 al mondo e pluri-campionessa Slam a chiedere una mano a Piatti, visto che nel dicembre scorso aveva fatto lo stesso Garbine Muguruza. Ma se allora era stato il coach della spagnola a chiedere un confronto a Piatti, stavolta è stata proprio Masha in persona a bussare alla porta, spinta dal desiderio di raddrizzare una stagione che l’ha vista giocare soli cinque tornei, a causa di un problema alla spalla che l’ha fermata per 4 mesi.
“Abbiamo lavorato molto dal punto di vista tecnico e sui colpi – continua Piatti – per cercare di mettere ordine al suo gioco, anche con l’aiuto della video-analisi. Ci siamo concentrati in particolare sul servizio, limitato dai problemi alla spalla che ha avuto. Oltre ad aiutare lei, l’esperienza è servita a me per conoscere le sue abitudini, il suo modo di ragionare e di vedere le cose. È stato formativo anche per me e per il mio team”. Insieme a Piatti hanno lavorato con la Sharapova anche il video analista Simone Bertino e la coach Giulia Bruschi, mentre ad accompagnare Maria c’erano il fisioterapista, lo sparring partner Alex Kuznetsov e per qualche giorno anche il padre Yuri. In tutto, la russa ha affrontato 18 sessioni di allenamento, e ora tornerà a Los Angeles (dove risiede) per continuare a preparare i tornei sul cemento americano. “L’ho trovata davvero motivata e attentissima. Vuole tornare in alto, e ha bisogno di ritrovare il suo tennis dopo essere stata ferma più volte. È talmente forte dal punto di vista mentale che, qualora dovesse riuscire a stare bene, sono certo che potrà tornare in alto. Lavorare insieme a lei – chiude Piatti – è stato un onore, e spero che ci possa essere un seguito anche a Bordighera”. Un augurio alimentato anche dalla soddisfazione della russa, rimasta tanto contenta delle sue due settimane sull’Isola da riassumerle via Instagram, con foto, video e tanti sorrisi. L’accoppiata Piatti/Isola d’Elba le è piaciuta un sacco.
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