Sarà Grecia contro Spagna: Despina Papamichail e Angela Fita Boluda si contenderanno il titolo degli Internazionali femminili di Brescia (60 mila dollari, terra battuta), al ritorno quest’anno al Forza e Costanza dopo due stagioni di stop a causa della pandemia. Nella prima semifinale di sabato, la greca Despina Papamichail è riuscita a battere la tedesca Anna-Lena Friedsam in una maratona che è stata senza dubbio tra i match clou dell’intero torneo. Dopo tre ore e sette minuti, la 29enne ellenica (di base a Jesi) ha chiuso in proprio favore il tie-break decisivo, confermando di essere in grande crescita e di trovarsi nel momento migliore della sua carriera. Malgrado il ranking attuale (170 Papamichail, 226 Friedsam), era proprio la tedesca la favorita del confronto, dall’alto di un record personale di numero 45 Wta. I problemi fisici che spesso l’hanno attanagliata in carriera si sono ripresentati anche stavolta, sotto forma di una lieve contrattura al polpaccio destro che ha richiesto l’intervento del fisioterapista. Nonostante questo, la ex top 50 Wta ha continuato a lottare fino al termine, ma nei momenti decisivi è stata la greca a mostrarsi più lucida.
Tutto semplice, invece, per Angela Fita Boluda nella seconda semifinale, che opponeva due ragazze emerse dalle qualificazioni. La 22enne iberica, che già lungo la settimana aveva mostrato di essere in ottima condizione, ha impiegato solo un’ora e 17 minuti per avere la meglio su Yuliana Lizarazo, apparsa senza troppe energie dopo la maratona dei quarti contro l’azzurra Sara Errani. La colombiana che vive buona parte dell’anno a Rovato (insieme al fidanzato Davide Pontoglio) ha cercato di cambiare l’inerzia del confronto a inizio del secondo parziale, ma la sua avversaria ha ripreso a macinare il suo tennis mancino fino a prendere nuovamente il controllo dello scambio. Mentre in singolare le azzurre non hanno fatto molta strada, è arrivato un bel trionfo italiano nel tabellone di doppio, grazie alla 18enne bergamasca Lisa Pigato e alla 21enne napoletana Nuria Brancaccio. Un successo che vale molto perché ottenuto da due ragazze giovani, che da poco si sono affacciate al professionismo con continuità. Contro la kazaka Zhibek Kulambayeva e la lettone Diana Marcinkevica (a segno in semifinale su Prisacariu e Rosatello), Lisa e Nuria hanno cominciato benissimo, hanno subito una rimonta (non completata) delle avversarie nel primo set, ma dopo aver vinto il parziale di apertura non hanno più trovato ostacoli, dominando fino al termine: 6-4 6-1 il risultato in un’ora e 5 minuti di gioco. Per Lisa Pigato, in particolare, si tratta del secondo titolo consecutivo in un 60 mila dollari, dopo quello ottenuto a Roma insieme a Matilde Paoletti.
Nella giornata di sabato, tra una semifinale di singolare e l’altra, c’è stata anche la consueta festa dedicata alla scuola tennis del Forza e Costanza, con la presenza di allievi, maestri e istruttori di una delle realtà più longeve e prolifiche di tutta la Lombardia. Domenica, l’ultimo atto di singolare, a partire dalle ore 15.30, sempre con ingresso gratuito: c’è un solo precedente, lo scorso anno in favore della Fita Boluda.
I RISULTATI
Tabellone singolare, semifinali
D. Papamichail (Gre) b. A. Friedsam (Ger) 6-4 3-6 7-6(4), A. Fita Boluda (Esp) b. Y. Lizarazo (Col) 6-1 6-1.
Tabellone doppio, finale
Brancaccio / Pigato (Ita) b. Kulambayeva (Kaz) / Marcinkevica (Lat) 6-4 6-1.
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