Quando c’è da innovare e innovarsi, il Piatti Tennis Center è sempre in pole position. Lo dimostrano le tante novità della stagione che va concludendosi, ultima la partnership con Mojjo, un innovativo sistema fondamentale per dare ancora più valore alla video analisi, da sempre uno degli aspetti cardine del metodo Piatti. La tecnologia, già diffusa in tanti club in giro per il mondo, è stata integrata sui due campi indoor del centro, attraverso l’installazione di due telecamere fisse per ciascun campo, che a ciclo continuo inviano immagini e statistiche a un totem-display posizionato a lato. In più, attraverso l’utilizzo dell’app dedicata, i tecnici possono riprendere determinate azioni direttamente con altri device (cellulare o tablet), e dalla posizione che preferiscono, così da avere un quadro della situazione ancora più completo e potersi anche concentrare su qualsiasi genere di dettaglio. “Si tratta di un sistema del quale i nostri maestri si avvalgono in continuazione – dice Luigi Bertino, direttore del Piatti Tennis Center –, sia durante gli allenamenti sia per valutare successivamente eventuali aspetti sui quali intervenire. Permette di riprendere un intero allenamento, analizzare le azioni al rallentatore e discuterne in tempo reale con gli allievi, per mettere a nudo le criticità. Naturalmente, al termine di ciascuna sessione tutto il lavoro svolto rimane archiviato, così che per ogni giocatore esista una sorta di archivio personale che resta fruibile nel tempo, e diventa quindi utilissimo per valutare i progressi a lungo termine”.
Ma non è tutto, perché il sistema Mojjo, oltre a statistiche comuni come velocità di gioco, rotazioni impresse alla palla e traiettorie dei colpi, rende i campi interattivi registrando anche il punto di rimbalzo di ciascuna palla, il che permette di fornire una mappa dettagliata (un po’ come avviene nelle grafiche tv dei tornei del circuito maggiore) di ciascun colpo giocato dall’uno e dall’altro giocatore. Un servizio che diventa quindi utilissimo anche dal punto di vista tattico, dato che permette al maestro di valutare in tempo reale come e dove vengono giocati i colpi nei minimi dettagli, con che profondità e con quale angolazione. “Così facendo – dice ancora Bertino –, un insegnante può capire subito dove intervenire e proporre degli esercizi studiati per indirizzare l’allievo verso il risultato desiderato. Si tratta di un sistema già affermato e utilizzato in tante accademie, che abbiamo deciso di sposare anche a Bordighera, apprezzandone immediatamente la semplicità di utilizzo”.
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