Hanno atteso il più a lungo possibile, provando comunque a trovare una soluzione, ma alla fine gli organizzatori del Master della Brianza hanno dovuto alzare bandiera bianca. Nel 2020 il circuito più longevo d’Italia non si giocherà, per la prima volta dall’edizione inaugurale datata 1981. Una decisione sofferta ma resa inevitabile da un’emergenza Coronavirus che, seppur fortunatamente attenuata, non permette ancora di organizzare eventi e manifestazioni con serenità. “I motivi della nostra rinuncia – spiega un amareggiato Marco Gerosa, ideatore e anima del Master – sono principalmente due. In primo luogo i protocolli da seguire, le varie restrizioni e le regole sul distanziamento sociale, che renderebbero molto difficile garantire la sicurezza dei partecipanti (ben 1.315 nella passata edizione, ndr). Il secondo, ugualmente importante, è il grande ritardo accumulato sulla tabella di marcia”. Già, perché come da tradizione il circuito di casa al Tennis Villa Reale di Monza sarebbe dovuto iniziare ad aprile, ma il via libera alla disputa delle competizioni sportive sul territorio nazionale è arrivato solamente a metà giugno. “La gran parte delle tappe – continua Gerosa – era già stata cancellata ancora prima di iniziare, e delle 24 prove iniziali ci troveremmo a giocarne solo una manciata. Arrivare al Master finale con delle classifiche basate su pochissimi tornei non avrebbe reso onore al nostro circuito, concepito con l’obiettivo di premiare i giocatori più meritevoli nell’arco di sei mesi”.
A pesare sulla decisione degli organizzatori anche il valore del traguardo delle 40 edizioni, atteso da tempo. Gerosa e il suo staff avevano fissato il quarantesimo compleanno della loro creatura come un evento da festeggiare in grande stile, ma la situazione attuale avrebbe invece reso questa edizione la più scarna e complicata dagli anni ’80. Per non parlare dell’obbligo di giocare senza spettatori, in vigore in Lombardia per ogni genere di evento sportivo. Da lì la decisione di farsi da parte e dare a tutti l’appuntamento al 2021, quando – si spera – tutto sarà tornato alla normalità e un torneo di tennis potrà nuovamente significare soltanto agonismo e divertimento. “Non è stata una decisione presa a cuor leggero – dice ancora Gerosa –, ma cogliamo l’occasione per riposare e guardare al 2021 con ancora più entusiasmo. Sono fermamente convinto del fatto che ci riprenderemo con gli interessi ciò che la pandemia ci ha tolto, e abbiamo davanti parecchi mesi per progettare un’edizione degna del traguardo che il Master della Brianza sta per tagliare”. La cancellazione dell’edizione 2020 farà sì che Mauro Aldo Germiniasi, Ginevra Tagliaferri e Stefano Garghentini rimangano campioni in carica per un altro anno, ma la difesa dei titoli è solo rimandata. Così come lo spettacolo di un evento che ne ha ispirati tanti altri, contribuendo alla crescita del tennis in tutta la Lombardia.
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