Il regalo se l’erano già fatto un paio di settimane fa, quando avevano vinto il play-out decisivo nel match casalingo contro il Circolo del Castellazzo. Il Ct Ceriano ha festeggiato domenica i suoi primi 30 anni di attività e lo ha fatto al termine di un’annata speciale che ha raggiunto il suo culmine con la salvezza della squadra femminile di Serie A1 al termine della sua prima, intensa stagione nella massima serie. Una salvezza sofferta, ottenuta dopo un cammino che ha regalato emozioni come il successo in casa contro le future campionesse d’Italia di Prato e con le finaliste di Genova. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe arrivato così lontano quel gruppo di amici che, nel “lontano” 1985, iniziò l’avventura tennistica nel centro di via Campaccio. Una trentina di persone capaci, grazie al supporto dell’allora sindaco di Ceriano Emilio Giudici, di dare vita al primo polo tennistico cittadino. Che nel 1988 venne ufficialmente inaugurato iniziando la sua attività con un campo scoperto e uno coperto. Nel corso degli anni il gruppo dirigente si è impegnato a far crescere quel piccolo centro che nel 1993 cominciò col secondo campo coperto, poi nel ’97 arrivò anche quello di calcetto e nel 2000 il campo coperto in erba sintetica. Nel 2006 fu la volta della copertura del campo 1 in terra rossa, nel 2008 l’ampliamento della club house e nel 2013 la ristrutturazione del centro Robur di Saronno. E la festa per i 30 anni è stata l’occasione per salutare e premiare alcuni dei soci fondatori che ancora oggi fanno parte del club: il primo presidente Rinangelo Prada, il vice presidente attuale Enrico Quaggia, Silvano Sartori, Walter Carraro e Severino Rocco, presidente del Ct Ceriano in carica da dieci anni. E all’appuntamento non potevano mancare monsignor Armando Cattaneo, prevosto di Saronno nonché padrone di casa della sede del Robur, e il sindaco di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo, primi tifosi della squadra e del club.
La storia di Ceriano, almeno nel 2015, è legata a doppio filo a quella della sua squadra femminile, una “favola di provincia” illuminata dalle luci della ribalta nella massima serie. Una favola iniziata undici anni fa dalla Serie D; poi la lunga marcia di un gruppo storico che ha saputo guidare, insieme a pochi, mirati, nuovi innesti, Ceriano fino alla Serie A1. La storia di una “provinciale” tra le grandi, che proprio al suo essere provinciale (nel senso migliore del termine) probabilmente deve le sue fortune. Nella stagione appena chiusa, le ragazze capitanate da Marcella Campana hanno saputo sognare mantenendo i piedi per terra, senza esaltarsi troppo dopo i primi successi né abbattersi quando hanno lasciato per strada qualche chance importante. Sebbene non abbia potuto mai contare sul nuovo acquisto Valeria Prosperi, infortunata, la squadra ha dimostrato grande solidità: “Questa stagione sarà ricordata nella storia del club come la prima in cui Ceriano ha disputato il campionato di A1 – ha dichiarato soddisfatto il presidente Rocco -. E lo ha fatto da protagonista, non da comparsa. Abbiamo sfiorato i play-off e vinto meritatamente i play-out. Le nostre meravigliose ragazze hanno dimostrato un grande attaccamento ai colori sociali”. Non c’era modo migliore per festeggiare i 30 anni.
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