Dall’apertura è passato meno di un anno, dall’inaugurazione ufficiale circa otto mesi, segno che la Milano Tennis Academy ha fatto davvero in fretta a ritagliarsi un posto fra le realtà più importanti del tennis tricolore. A raccontare un successo così eclatante sono i numeri dell’accademia di Ugo Pigato e Piercarlo Guglielmi, che ne curano rispettivamente la parte sportiva e manageriale. Puntavano a costruire un laboratorio tennistico di alto livello e sono già a un ottimo punto, con circa 230 allievi che ogni settimana calcano i campi dello Sporting Milano 2. Fra questi, sono settanta gli agonisti che hanno sposato il progetto e la filosofia MTA, una ventina dei quali in seconda categoria, impegnati fra Open e tornei internazionali di tutte le categorie. “L’accademia – racconta Ugo Pigato – va a gonfie vele, perché i numeri sono molto soddisfacenti, così come i risultati dei nostri ragazzi, e c’è una costante richiesta di giocatori che desiderano venire ad allenarsi con noi. Ciò ci porta a mettere in palinsesto nuove idee e nuovi progetti, e anche a modificare il nostro assetto. L’obiettivo, in un periodo così felice, è di alzare ulteriormente la qualità del lavoro”. Per farlo, verrà inserito un nuovo maestro nello staff, così da continuare ad accompagnare tutti gli allievi nella maniera ideale, negli allenamenti e nelle trasferte per i tornei.
Oltre a dei numeri da far invidia (anche a realtà storiche e affermate), la miglior vetrina per la qualità del lavoro della Milano Tennis Academy sono i risultati – sempre più prestigiosi – dei suoi giovani atleti. L’ultimo in ordine di tempo a brillare è stato Matteo Arnaldi, protagonista di una splendida semifinale in quel Trofeo Bonfiglio – considerato il quinto Slam dell’anno fra i tornei under 18 – che vedeva al via ben tre atleti MTA, con anche Lisa Pigato e Cristina Tiglea. “In un torneo così – continua Pigato – è già difficile portare un allievo, mentre noi ne avevamo tre. Arnaldi è stato bravissimo, in un anno ha fatto passi avanti enormi, che ci stimolano a lavorare ancora meglio”. Ma questa è solo la punta dell’iceberg, che comprende tanti altri giovani in grande crescita. “Ci sono decine di casi di progressi – dice ancora Pigato -, classifiche nazionali polverizzate in sei mesi, la convocazione di due giovani (Federico Danova e Federico Pincini, ndr) nella selezione lombarda di Coppa Belardinelli, e poi ancora tanti risultati a livello nazionale e internazionale, con Irene Verzin, Mirko Lagasio, Gianluca Filoramo, Mattia Rubicondo, Manuel Massimino e tanti altri. Tutti nella fascia d’età che va dal 2001 al 2008”. Risultati che portano soddisfazione ed entusiasmo. “Abbiamo i numeri, la qualità e strutture all’avanguardia. Si è creato – chiude – un contesto veramente eccezionale”. Riuscirci in meno di un anno è roba per pochi.
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