L’anniversario delle prime palline colpite sui campi di viale Canariensis risale agli ultimi mesi del 2017, ma l’inaugurazione ufficiale del Piatti Tennis Center è datata 12 aprile 2018, quando alla vigilia del torneo di Monte Carlo una parata di star della racchetta applaudì la decisione di Riccardo Piatti di lanciarsi in una nuova avventura tutta sua. Da allora sono passati cinque anni: una ricorrenza che – approfittando di una nuova vigilia del “1000” monegasco – la realtà di Bordighera ha voluto festeggiare in grande stile nella serata di giovedì, con un evento riservato a un centinaio abbondante di invitati, fra staff, giocatori, giornalisti e addetti ai lavori. È stata l’occasione per ripercorrere i passaggi di quella che al tempo era una scommessa mentre oggi è una gran bella storia di successo, capace di raggiungere traguardi difficili da immaginare ma conservando la sua natura di centro focalizzato in primis sulla crescita di giovani talenti, grazie a un metodo forgiato giorno dopo giorno. L’esempio più tangibile, oltre alle migliaia di tennisti transitati dai quattro campi in cemento, è nella crescita dello staff. “Nel 2018 – dice Andrea Volpini, all’epoca maestro e oggi direttore sportivo – eravamo cinque tecnici e un preparatore atletico; mentre oggi al centro lavorano 19 maestri, 8 preparatori atletici, 4 fisioterapisti e varie altre figure, per un totale di quasi 40 persone. Oltre che ai ragazzi, il Piatti Tennis Center offre grandi opportunità di crescita anche agli insegnanti, permettendo a tutti di interfacciarsi con ogni genere di giocatore: dai campioni agli amatori”.
Insieme allo staff sono cresciute e migliorate le strutture (e lo faranno ancora), è arrivata una palestra per l’allenamento mentale con pochissimi eguali al mondo ed è aumentata la qualità dei servizi offerti, considerati i più all’avanguardia in circolazione. Tutto ciò ha contribuito a rendere il centro una base molto appetibile per atleti – giovani o “pro” – da ogni parte del mondo, e anche ad attirare l’attenzione di gente come Novak Djokovic, Roger Federer, Maria Sharapova e tantissimi altri campioni e campionesse transitati dai campi di Bordighera, per allenarsi o per chiedere una mano al Team Piatti. “Oggi il 70% dei nostri frequentatori – dice ancora Volpini – sono stranieri: il centro ha un respiro sempre più internazionale e desideriamo continuare su questa strada, anche attraverso le numerose collaborazioni e consulenze sviluppate in questi anni”. Tutti passaggi che in appena cinque stagioni hanno reso il Piatti Tennis Center una delle primissime strutture al mondo per lo sviluppo dei talenti, e permettono di considerare vinta la scommessa del 2018. Ma di strada da fare ce n’è ancora parecchia, per accompagnare il sogno di tanti altri ragazzi che desiderano fare del tennis il proprio futuro. A Bordighera si può: lo prova la storia degli ultimi cinque anni.
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