Nel 2017 si sono trovati per la prima volta insieme su un campo da tennis, quando Alberto Saja ha bussato alle porte di Active Sport e la sua idea di praticare l’handbike è stata intercettata da Ivano Boriva, direttore della scuola tennis della realtà bresciana. Proprio Boriva ha convinto Saja a dirottare le sue attenzioni sul wheelchair tennis, e a conti fatti si può dire che non poteva indirizzarlo meglio, visto che tre anni più tardi maestro e allievo si sono laureati campioni d’Italia di doppio nella categoria Quad (atleti con lesioni anche agli arti superiori), sbancando la rassegna tricolore del Centro Sportivo Orti – Circolo Saves di Alessandria. Una vittoria preziosissima, che il duo bresciano – 46 anni da Villanuova sul Clisi per Saja, 57 anni da Treviso Bresciano per Boriva – ha conquistato vincendo il girone unico, nel quale i favoriti per il titolo erano due grandissimi della disciplina come Alberto Corradi (campione d’Italia in singolare) e Marco Innocenti, già nazionali alle Paralimpiadi. Invece, il duello della prima giornata ha dato ragione a Boriva/Saja, che si sono imposti per 6-2 7-5 e all’indomani hanno completato l’opera col successo su Mauro Fasano e l’altro atleta Active Antonio Raffaele, sconfitti con un doppio 6-1. Un successo importantissimo sia per loro, che vedono premiati i tanti sforzi quotidiani sui campi da tennis, sia per Active Sport, che dopo i cinque titoli consecutivi nei Campionati italiani a squadre (2014-2018) torna a festeggiare anche negli Assoluti individuali.
Nel complesso, il bilancio della spedizione targata Active è più che positivo: Saja e Boriva sono giunti in semifinale anche in singolare, e lo stesso traguardo l’ha raggiunto nel doppio maschile Edgar Scalvini, che in coppia con Benazzi si è arreso solo ai futuri vincitori Culea/Tratter. Sempre Scalvini è giunto ai quarti anche in singolare, così come ha fatto nel femminile Roberta Faccoli, a segno all’esordio sulla compagna di squadra Grazia Lumini (al debutto in una competizione così importante) e fermata dalla leggenda azzurra Marianna Lauro, poi vincitrice. “Siamo soddisfatti di come è andata – spiega Marco Colombo, presidente di Active Sport – e anche del continuo percorso di crescita del team, a maggior ragione in una stagione particolare come questa. Dopo il lungo stop siamo ripartiti nel modo giusto e tutti hanno ben figurato. Vincere un titolo nazionale con due bresciani doc è la ciliegina sulla torta: Ivano e Alberto hanno confermato il loro valore e possono puntare alla nazionale”. Sempre in tema di risultati individuali, sono arrivate buone notizie anche dal Master finale dello Junior Wheelchair Tennis Trophy by Kinder, disputato al circolo Play Pisana di Roma. Il giovane portacolori di Active Nicola Astori ha conquistato due terzi posti: in singolare e nel doppio con l’umbro Francesco Felici. Due podi che danno energia e motivazioni a un giovane che ha sposato fin da piccolo i progetti di Active Sport, trovando una seconda famiglia che per il futuro punta forte su di lui.
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