Al via della Serie A1 2016 mancano ancora tre mesi, ma il campionato del Tennis Club Crema è già iniziato con una buona notizia. La formazione lombarda, inserita nel Girone 4, può ripartire con la consapevolezza di aver evitato tutte le big, e quindi di avere ancor più chance di arrivare in fondo. Ci sarebbero state comunque, visto che il team costruito è indubbiamente uno dei migliori d’Italia, ma sapere di non doversela vedere di nuovo con la corazzata romana della Canottieri Aniene, con i campioni in carica del Tc Italia Forte dei Marmi o con il Park Tc di Genova, non può che far piacere. Insieme al Tc Crema, nel gruppo 4 sono finiti i toscani del Tc Sinalunga, i romani del Due Ponti Sporting Club (ospiti in via del Fante nella prima giornata del 16 ottobre) e i romagnoli del Ct Massa Lombarda, al debutto in A1 ma subito con un team molto competitivo. “Bisogna avere massimo rispetto per qualsiasi squadra – ha detto Stefano Agostino, presidente del Tc Crema – perché conosciamo bene l’impegno e i sacrifici di tutti i circoli che partecipano al massimo campionato nazionale, quasi esclusivamente per la gloria. Detto questo, sicuramente aver evitato le squadre più attese ci fa piacere: speriamo di doverle affrontare più avanti, perché significherebbe aver raggiunto la semifinale”. La formula del massimo campionato nazionale per club resta invariata rispetto agli anni scorsi: le prime di ogni girone vanno in semifinale, le seconde si salvano direttamente, le terze e le quarte disputano i play-out salvezza.
Delle prime avversarie dei cremaschi, specialmente il Due Ponti e Massa Lombarda hanno in rosa giocatori di livello, ma non sempre l’inserimento nel team è garanzia di partecipazione. “Come spesso accade – spiega Agostino – gli equilibri veri e propri si capiscono solo il giorno del match, in base a chi scende in campo. Dipende dalle ambizioni dei vari team, oltre che dalle condizioni dei giocatori”. L’obiettivo dichiarato è quello di andare avanti il più possibile, col sogno di riportare a Crema quello scudetto già conquistato nel triennio 1985-1987, grazie a Claudio Panatta, Simone Colombo e Paolo Canè. “Al di là delle avversarie – prosegue Agostino – se il gruppo sta bene e tutto va per il verso giusto, sentiamo di potercela giocare con tutti. Negli scorsi anni la squadra ha acquisito tanta esperienza, e crediamo che il circolo (con l’innesto del kazako Andrey Golubev, già n.33 del mondo, ndr) sia pronto per un campionato di livello”. Tra i segreti anche l’affiatamento del gruppo, forgiato dal campionato di Serie B. “Trovarci per due mesi e mezzo anche in primavera – chiude – lega molto la parte di squadra composta dai nostri giovani, creando un affiatamento che poi ci permette di tirare fuori il massimo anche in A1”. Con queste premesse, sarà una stagione molto interessante.
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