Venerdì lo scudetto del doppio, sabato quello del singolare. Il siciliano Alessandro Ingarao non poteva chiedere di più alla propria partecipazione ai Campionati italiani maschili di seconda categoria, conclusi aggiudicandosi entrambi i titoli nazionali in palio sui campi del Tennis Club Cagliari. Un risultato che sorprende fino a un certo punto, perché il 22enne del Match Ball Siracusa era il favorito numero uno della vigilia e si era presentato in Sardegna con una serie aperta di quattro titoli Open consecutivi, tutti nel mese di luglio. Ingarao ha però dovuto lottare per prendersi lo scudetto, in una finale col laziale Niccolò Catini (suo compagno nel successo in doppio) a lungo favorevole al rivale. O meglio, in avvio il migliore è stato il siracusano, avanti di un break già nel primo game, ma col passare dei minuti il romano (classe 1997) ha ingranato un’altra marcia e la partita sembrava girata a suo favore quando, dopo aver conquistato il primo set al tie-break (per 7 punti a 3), ha allungato sul 3-1 nel secondo parziale. Invece, la situazione di punteggio favorevole si è rivelata la più amara delle illusioni, perché nel momento di difficoltà Ingarao ha saputo alzare ancora il suo livello e da quel momento è riuscito a riproporre lo stesso dominio che gli aveva permesso di arrivare in finale cedendo soli cinque giochi in quattro match. Con un parziale di cinque game di fila, il 2.1 siciliano si è preso il secondo set, poi si è fatto bastare soli 20 minuti per dominare il terzo, cedendo appena quattro punti e chiudendo la sfida con il punteggio di 6-7 6-3 6-0, dopo 2 ore e 49 minuti di gioco.
La vittoria del giocatore più atteso è stata la degna conclusione di un’edizione di successo dei Campionati italiani maschili di seconda categoria, soddisfacenti sia dal punto di vista numerico, sia per la qualità del tennis mostrato dai partecipanti, in particolare in una finale che ha visto affrontarsi due ragazzi compresi fra i primi mille del ranking mondiale Atp. Ma c’è stata anche la cavalcata di Marco Dessì, primo sardo capace di arrivare in semifinale da quando nel 2018 l’evento è approdato al Tc Cagliari, così come tante altre storie che per una decina di giorni si sono intrecciate sui campi dell’impianto di Monte Urpinu. “Vedere il club pieno di giovani atleti volenterosi che stanno investendo sul proprio futuro passando anche da Cagliari – ha detto Lodovica Binaghi, consigliera responsabile del settore agonistico del Tc Cagliari –, è per noi un motivo di grande orgoglio. Si chiude un’altra grandissima esperienza, legata a un progetto nel quale abbiamo creduto fin dall’inizio. Ci pareva un sogno poter organizzare un torneo come questo, invece è una piacevole realtà che viviamo con impegno ed entusiasmo, dando anche ai nostri ragazzi la possibilità di confrontarsi con giocatori molto forti. La nostra organizzazione è migliorata di anno in anno, sotto tutti i punti di vista, e lo dimostra il fatto che i giocatori tornino qui sempre volentieri. Il mio ringraziamento personale va al direttore del torneo Andrea Lecca, a tutto lo staff, alla segreteria, a coloro che si sono occupati dei campi e anche ai ragazzi del settore agonistico. Tutti hanno messo il proprio tempo a disposizione dell’organizzazione, per far sì che l’evento riuscisse al meglio. C’è addirittura un pizzico di dispiacere perché è terminato, ma torneremo nel 2023”.
RISULTATI
Singolare. Finale: Alessandro Ingarao b. Niccolò Catini 6-7 6-3 6-0.
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