Al Tennis Forza e Costanza iniziò a fare sul serio col wheelchair tennis nel 2013, quando dopo una brillante carriera nel basket in carrozzina decise di dedicarsi a tempo pieno alla racchetta grazie al sostegno di Active Sport. Allenandosi duramente su quegli stessi campi, Silviu Culea si è tolto ora una grandissima soddisfazione, guadagnandosi la convocazione per la fase di qualificazione europea dei mondiali a squadre, in programma dal 2 al 6 aprile a Vilamoura (Portogallo). Il 45enne di Calcinato si è garantito il posto insieme ai sardi Luca Arca e Marianna Lauro, vincendo una sorta di ‘trials’ fra i migliori giocatori italiani organizzati proprio dal Forza e Costanza, sotto la supervisione del responsabile tecnico Giampaolo Coppo e di Alberto Paris, inserito nel gruppo di tecnici federali che si occupano di wheelchair. Per Culea e per l’intero movimento bresciano è un risultato di spessore, che peraltro arriva in un momento storico particolare per la disciplina in Italia: mentre la toscana Giulia Capocci (che al Forza e Costanza ha vinto il Camozzi Open nel 2016) è diventata la prima azzurra a disputare un torneo dello Slam, il bresciano nativo di Tulcea (Romania), che si allena fra Forza e Costanza e Canottieri Salò sotto la guida di Alberto Paris, Elisa Belleri e Vincenzo Rastelli, si prepara a difendere di nuovo i colori della nazionale. È il premio per gli sforzi che nelle ultime stagioni l’hanno visto conquistare vari tornei internazionali ed entrare fra i primi 50 al mondo, finendo al comando della classifica nazionale (attualmente è al n.2) e dominando singolare e doppio nelle ultime due edizioni dei Campionati italiani, fino a diventare a tutti gli effetti uno dei grandissimi del nostro tennis in carrozzina.
In Portogallo, l’obiettivo della Nazionale italiana sarà quello di superare la fase europea di qualificazione, per accedere alla World Team Cup, che si giocherà dal 13 al 18 maggio a Ramat Hasharon, in Israele. Culea l’ha già disputata nel 2017, quando venne organizzata in Sardegna, e sta lavorando duramente fra raduni coi compagni (attualmente a Verona) e tornei (il prossimo a febbraio a Bolton, Regno Unito) per arrivare pronto all’appuntamento. Il tutto senza dimenticare che è appena scattata una stagione importantissima, che da giugno distribuirà punti validi per la qualificazione alle prossime Paralimpiadi, in programma nell’estate del 2020 a Tokyo. Nel 2012 Culea mancò per un soffio la convocazione per Londra con la Nazionale di basket in carrozzina, mentre otto anni dopo ci può riprovare con la racchetta. A Tokyo ci sarà posto per i primi 40 della classifica mondiale, quelli presenti in data 8 giugno 2020: un traguardo alla portata del bresciano, che nel 2017 è salito fino alla posizione n. 36. Il livello per sognare in grande c’è, e l’inizio di stagione sembra decisamente incoraggiante.
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