Il successo è tangibile, da vedere e ammirare nei numeri di un circuito nato solo nel 2016 ma capace appena un anno dopo di raccogliere fra Lombardia e Piemonte la bellezza di 5.110 iscrizioni, per un totale di 52 tappe combined che hanno dato vita a 124 tornei tra singolare maschile, femminile e doppio. Ma i risultati del Tennis Tour ideato da Davide Golinelli, sparso fra le province di Milano, Como, Varese, Novara, Cuneo e quella del Verbano-Cusio-Ossola, diventano ancora più importanti se si guarda alla soddisfazione dei giocatori, che hanno trovato un circuito organizzato nei minimi dettagli, per sentirsi come dei veri professionisti. “Ho sempre creduto in questo progetto – dice Golinelli – e sono soddisfatto di come è andata. L’obiettivo era realizzare qualcosa che fosse il più fruibile possibile per giocatori e organizzatori, e ce l’abbiamo fatta. Il progetto è piaciuto e i numeri ci danno ragione. Il fatto che sia organizzato come una sorta di piramide, che parte dai circuiti provinciali per arrivare fino al Master regionale è stata l’idea vincente, come le condizioni messe in campo nei confronti dei club, per i quali organizzare tappe del Tennis Tour è stato fin qui totalmente gratuito”. Come in ogni successo che si rispetti, i meriti vanno divisi con tutte le realtà coinvolte, in particolare IMG Academy, che ha messo a disposizione due borse di studio negli Stati Uniti per i campioni regionali under, e SmatchMe, intervenuta con un investimento importante. “In più – prosegue Golinelli – devo ringraziare anche i delegati provinciali della Fit, che hanno creduto molto nel progetto. Da Ezio Terreni per Varese a Walter Schmidinger per Como, poi ancora Roberto Ferrario per Milano, Dario Bozza per Novara, Giorgio Clavico per il Verbano-Cusio-Ossola e Mauro Favari per Cuneo. Più i due Comitati Regionali, lombardo e piemontese. Il merito della diffusione del Tennis Tour è di tutti”.
Tuttavia, malgrado l’enorme successo del 2017, il Tennis Tour non ha intenzione di sedersi sugli allori, e può già svelare le prime novità per il 2018, perché è quando tutto funziona a dovere che bisogna provare a migliorare ancora. La più importante novità riguarderà l’apertura del circuito all’intera terza categoria: i tornei non saranno più limitati a 3.3 ma si passerà a 3.1, per far crescere ancora la qualità degli incontri (e quindi il numero di spettatori) e dare a sempre più giocatori la possibilità di accedere al servizio. In più, per rafforzare l’aspetto sociale del circuito, nascerà anche un nuovo portale aperto a sponsor, club e stampa, che saranno liberi di pubblicare a piacimento e interagire coi giocatori. L’obiettivo è di renderlo una vetrina commerciale, ma non solo. In cantiere anche una possibile collaborazione col circuito Fit-Tpra per le fasi finali della categoria 4.4/4.5/4.6/Nc, l’arrivo di due montepremi di spessore per i Master finali delle due regioni (si parla di circa 10.000 euro cadauno, con premi in valore), e l’apertura a nuove province, per rendere il Tennis Tour una realtà sempre più ampia. “Nel 2018 – dice Golinelli – è previsto l’allargamento del calendario in Piemonte. Diciamo che laddove quest’anno c’è stata difficoltà nell’organizzare il Master regionale, dal prossimo anno non ci saranno più problemi, con il probabile ingresso di Torino, Vercelli e Biella. Ma non vogliamo limitare il circuito a Lombardia e Piemonte: noi siamo aperti e pronti a diffonderci in qualsiasi provincia, e non vediamo l’ora di crescere, sbarcare anche in altre regioni e offrire un servizio ancora più accurato”. Il sogno non è difficile da intuire: una diffusione a macchia d’olio del circuito, così da poter dar vita a un Master nazionale fra i campioni di ogni regione. “È il nostro sogno – chiude Golinelli – e non appena ci saranno le basi per organizzarlo non perderemo l’occasione”. Allora sì che il Tennis Tour diventerà un vero fenomeno a livello nazionale. Le basi gettate nel 2017 lasciano ben sperare.
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