Fino al 2017 Alberto Saja non aveva mai preso in mano una racchetta da tennis e nemmeno praticato sport in sedia a rotelle, dopo l’incidente in moto che da ragazzo gli costò l’amputazione di entrambe le gambe. Poi si è avvicinato all’universo Active Sport, ha scoperto il tennis in carrozzina e il suo grande potenziale, è diventato rapidamente il miglior italiano nel ranking mondiale della categoria Quad (al numero 23) e ora si è tolto anche la soddisfazione di vincere davanti al suo pubblico, conquistando l’ottava edizione del Camozzi Open – Memorial Cav. Attilio Camozzi. Era già certo che il titolo sarebbe andato a un giocatore di casa, vista la finale in famiglia fra Saja e il suo mentore Ivano Boriva (proprio colui che cinque anni fa lo indirizzò al tennis), e a vincere è stato il 48enne di Villanuova sul Clisi, bravo a interpretare alla perfezione una finale risolta più facilmente del previsto. Sul Campo 4 del Tennis Forza e Costanza 1911 Boriva è apparso scarico, mentre Saja non ha fatto regali e con il punteggio di 6-0 6-1 ha conquistato il suo quinto titolo internazionale in singolare. Non pago, giusto una trentina di minuti più tardi, il tennista bresciano è tornato in campo insieme allo stesso Boriva, stavolta nel ruolo di compagno, per la finale del doppio contro Antonio Raffaele e Alfredo Di Cosmo. Per Active Sport è stata di nuovo festa, col successo per 6-1 6-4 che ha permesso ai padroni di casa di confermare il titolo del 2019, anno dell’inserimento della categoria Quad nel torneo Itf Futures Series da 5.000 dollari di montepremi.
Per quanto riguarda l’Open, a contendersi il titolo più ambito nella finale di domenica mattina (si parte alle 9) ci saranno due leggende del tennis in carrozzina come l’austriaco Martin Legner e il polacco Tadeusz Kruszelnicki, entrambi con un passato al numero 3 del mondo e già presenti nell’albo d’oro. Sarà la stessa finale delle edizioni 2016 e 2017, ma soprattutto una sfida già giocata la bellezza di 73 volte nel circuito internazionale, la prima addirittura nel lontano 1996 in Austria. Kruszelnicki (oggi a segno per 6-1 6-1 sullo svizzero Gremion) ne ha vinte 46, Legner (6-3 7-5 in semifinale al britannico Penney) ha avuto la meglio in altre 27. Gli stessi Legner e Kruszelnicki saranno protagonisti domenica anche nella finale del doppio contro i britannici Penney/Simpson, con l’obiettivo di vincere il titolo insieme per la quinta volta. Il trofeo del doppio femminile è andato invece alla britannica Abbie Breakwell e alla svizzera Angela Grosswiler, che domenica saranno una contro l’altra nella finale del singolare. Domenica anche la finale del Consolation maschile, fra Rocco Brando di Active Sport e il britannico Kevin Simpson. Sempre per quanto riguarda i tabelloni di consolazione, nel femminile vittoria per la statunitense Elizabeth Williams, fra i Quad per lo spagnolo Roberto Romo Martin.
Oltre ai tantissimi incontri ufficiali, nel sabato del Camozzi Open c’è stato spazio anche per uno speciale doppio misto fra atleti in carrozzina e normodotati. Da una parte del campo il testimonial del torneo Andrea Caracciolo, ex calciatore che detiene il record di reti segnate con la maglia del Brescia Calcio; dall’altra Fabrizio Benzoni, consigliere del Comune di Brescia con delega allo sport. In coppia con i due si sono alternati vari protagonisti del torneo, per un evento che ha attirato tanti curiosi, risultando l’antipasto perfetto in vista della giornata finale.
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