Se c’è un giocatore simbolo del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst, quello è Paolo Lorenzi. Perché al PalaIseo il tennista toscano ha vinto due volte e partecipato altre due (oltre a essere stato ospite nella serata di lancio dell’edizione 2016), ma soprattutto perché con i suoi modi di fare ha conquistato davvero tutti, diventando uno di famiglia. Per questo, per l’evento “Un campione per amico” in arrivo venerdì 17 e sabato 18 settembre, Andrea Agazzi e il suo staff hanno immediatamente pensato a lui, e l’ex numero 33 del mondo ha accettato di buon grado l’invito, per una due giorni che ruoterà attorno alla sua figura. E che diventerà anche l’occasione per celebrarne il ritiro dal tennis dei pro, al quale ha detto addio agli Us Open dopo una carriera lunghissima e ricca di successi. Lorenzi arriverà a Iseo nel pomeriggio di venerdì, e dalle 16 sarà in campo con i ragazzi della scuola tennis, pronto a offrire consigli tecnici e condividere una parte dell’esperienza che gli ha permesso di diventare un tennista di altissimo livello, apprezzato in ogni angolo del mondo. Poi, alle 18.30 sarà ospite di una conferenza stampa nella quale verranno approfondite tutte le iniziative legate al 12° Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst, mentre alle 20.45 tornerà in campo per un incontro di esibizione col padrone di casa Andrea Agazzi, a sua volta ex tennista professionista.
Il giorno successivo, invece, Lorenzi terrà una clinic – dalle 9 alle 12 – riservata agli sponsor del Memorial Carlo Agazzi – Trofeo Cst e a tutte le persone che edizione dopo edizione hanno contribuito a rendere grande il rodeo Open di Iseo, dal quale sono passati anche giocatori come Andreas Seppi, Matteo Berrettini e l’ultimo vincitore Lorenzo Sonego (2019). Ma non è tutto, perché sempre sabato – dalle 15 alle 18 – Lorenzi sarà anche l’ospite speciale delle prove di tennis gratuite del PalaIseo, aperte a bambini, ragazzi e adulti. Un’opportunità unica – e alla portata di tutti – per una lezione speciale con un giocatore che ha frequentato per anni i tornei più importanti del mondo e condiviso più volte il campo con gente come Federer, Nadal, Djokovic e tante altre star. “Da una persona come Paolo – dice Andrea Agazzi – si può imparare tanto, sia dal punto di vista sportivo, sia da quello umano. Nel corso della sua carriera ha sempre spiccato per serietà in campo, professionalità negli allenamenti e cura dei dettagli: qualità non facili da vedere a occhio nudo, ma che risultano fondamentali per arrivare in alto. La sua storia ne è la prova, ed è proprio questo il messaggio che mi auguro possa trasmettere ai nostri ragazzi, insieme alla sua smisurata passione per il tennis”.
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