A Rozzano il tennis diventa… “crazy”

Quando si parla di inventiva, l’Asd Training Team di Rozzano è sempre in prima linea. Basta il nome, “Crazy Tennis”, a raccontare l’essenza dell’ultima trovata: una domenica all’insegna del tennis-pazzo, con 24 partecipanti divisi in quattro squadre da sei giocatori, chiamati ad affrontarsi in sfide tutt’altro che convenzionali. Sempre sul campo da tennis, certo, ma magari impugnando le classiche “racchettine” da bambino, o le racchette di legno del tennis che fu, o addirittura delle padelle da cucina, per disputare dei tie-break di doppio. Oppure sfide a calcetto con una palla da tennis gigante come pallone, e ancora una gara di velocità al servizio: tre palline a testa e la battuta più forte messa a referto, a far la media con quelle dei compagni di squadra. Per il team vincitore di ogni disciplina c’erano in palio due punti, utili per la classifica finale di giornata. A far festa è stata la formazione B, che si è trovata in casa i due bombardieri al servizio Mattia Colombo (recordman con 175 km/h) e Jacopo Mora (165 km/h), capaci poi di conquistare il successo nella classifica generale insieme ai compagni Nicoletta Brigatti, Claudio Biffi, Gino Colombo e Martina Fabroni. “La gente va letteralmente pazza per il tennis – spiega la responsabile Amanda Gesualdi -, quindi osservando i nostri soci abbiamo pensato a una manifestazione che andasse a esaltare questo rapporto di sana follia”. Il risultato è stato un successo, con una giornata di tennis alternativo in cui il classico e rigoroso silenzio è stato piacevolmente sostituito dal tifo, sempre positivo e leale.

“Uno degli aspetti migliori di questi eventi – prosegue la Gesualdi – è che malgrado nascano a carattere puramente sociale riescono a coinvolgere anche gli agonisti, che di solito avendo già un’attività molto intensa evitano certi appuntamenti. La nostra particolarità, invece, è che accade il contrario”. Tanto che a Rozzano era in gara addirittura Gaia Sanesi, 24enne fiorentina classificata 2.1 a livello nazionale, e arrivata fra le prime 300 al mondo solo tre anni fa. “Pur non conoscendo praticamente nessuno si è subito sentita a casa, e si è anche presentata con un completino veramente particolare”. Già, perché oltre al premio per i vincitori, e uno speciale assegnato alla famiglia Colombo (in gara al completo: papà Gino, mamma Martina Fabroni e i figli Margherita e Mattia), ce n’era anche uno per l’abbigliamento più pazzo. “Ma noi intendevamo abbigliamento da tennis – racconta ancora la Gesualdi -, invece è venuto fuori un evento stile carnevale, con colori sgargianti e parrucche. Il premio è andato a Miriam Zanellotti: visto che si giocava anche con le padelle, si è presentata con un completino a metà fra tennis e cucina, un mix azzeccatissimo. Siamo rimasti sorpresi – chiude – dal livello di gioco espresso con le padelle, anche da parte di giocatori alle prime armi. Anche per questo ripeteremo l’evento in primavera, magari aggiungendo anche badminton e beach-tennis”.

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