A Brescia sorride l’Italia di Paolini e Chiesa

Nei sei match che hanno dato il via al tabellone principale degli Internazionali Femminili di Brescia (60 mila dollari) l’Italia sorride. Lo fa con Jasmine Paolini e con Deborah Chiesa, ma lo fa a mezza bocca. Sì, perché la gioia di aver visto promuovere entrambe le azzurre impegnate nella sessione pomeridiana s’è mischiata alle lacrime di dolore di Romina Oprandi, impegnata proprio contro la trentina e costretta al forfait – e al pianto – dopo un solo game giocato sul campo centrale del Tennis Forza e Costanza. La svizzera era al rientro dopo una doppia operazione ai polsi ma questa volta a tradirla è stata la spalla destra, uscita dalla sua sede naturale (sublussazione) subito dopo i primi colpi. Con l’ex n.32 al mondo seduta a bordo campo ad alzare bandiera bianca in lacrime, la 23enne di Trento ha potuto subito guardare avanti al 2° turno, dove adesso incrocia la zona di tabellone presidiata dalla testa di serie n.3, la statunitense Francesca Di Lorenzo. Dura infatti due ore e 34 minuti la permanenza di Sara Errani agli Internazionali femminili di Brescia. L’ex finalista del Roland Garros, in cerca di punti e continuità per scalare nuovamente il ranking mondiale, ha incocciato sulla mancina statunitense di chiare origini italiane, 21 anni (11 meno dell’azzurra) e una classifica in crescita (numero 154). Dopo un primo set perso per 6-2, scandito da ben sei doppi falli (a fine match saranno 20 in totale), la romagnola è andata a condurre nel secondo parziale fino al 4-2 prima di essere raggiunta sul 4-4. Decisivo il tie-break del secondo quando, seppur ancora non supportata dal servizio (ha commesso due doppi errori consecutivi quando era avanti 3-2), è riuscita ad annullare un match-point con un bel diritto lungolinea vincente. Subito dopo con un altro colpo vincente, questa volta incrociato e di rovescio, ha allungato le sorti dell’incontro al terzo parziale. Qui è andata sotto 3-0, poi 3-1 e dopo aver salvato due palle del 5-1 ha provato a risalire nuovamente. Ma questa volta non ce l’ha fatta, tradita ancora una volta dalla battuta: Sul 5-3 30-30 sono arrivati due doppi falli consecutivi che hanno messo fine al match col punteggio di 6-2 6-7 6-3. Già certa di un posto nel turno successivo Jasmine Paolini. Pure lei classe 1996, come la compagna di nazionale Chiesa, la toscana di Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) ha avuto la meglio in un match dall’andamento alquanto schizofrenico sulla bulgara Isabella Shinikova: prima è andata sotto 6-2, poi ha lasciato all’avversaria uno solo dei 13 successivi game chiudendo la pratica in un’ora e 25 minuti.

L’Italia sorride, dicevamo. E in realtà aveva già cominciato a farlo in mattinata, quando erano già passate da 7 a 10 le azzurre nel tabellone principale. Merito dei verdetti delle qualificazioni e dei due derby tutti azzurri nel turno decisivo per la promozione al main draw. Oltre che di una mezza impresa firmata Federica Di Sarra. Partiamo da qui: la laziale classe ’90 ci ha messo due ore e 13 minuti – tanti se consideriamo che ora nel circuito Itf nelle ‘quali’ al posto del terzo set si gioca un match-tie break ai 10 punti – per superare Andrea Gamiz, 26enne venezuelana che occupa la posizione n.365 del ranking mondiale, quasi 150 scalini più su dell’azzurra (n.505). Ebbene, la 29enne di Fondi, provincia di Latina, pur sotto di un set (perso al tie-break) ha saputo rimettersi in carreggiata e spuntarla al fotofinish: 11 punti a 9 il parziale del mini-set decisivo. Ad attenderla ora c’è un altro derby, questa volta contro la toscana Martina Trevisan, testa di serie n.4 e finalista qui nel 2018 (perse contro l’estone Kaia Kanepi). Le altre due azzurre a strappare un pass per il main draw sono state la riminese Lucia Bronzetti, testa di serie n.12 del tabellone cadetto (6-0 6-3 ai danni di Martina Caregaro), e Dalila Spiteri, siciliana di Licata (Agrigento), vincitrice pure lei al super-tie break del ‘terzo’ sulla wild cald brianzola Martina Spigarelli. Le nostre due portacolori adesso se la vedranno con la statunitense Louisa Chirico (classe 1996, n.256 Wta) e con la cinese di Pechino Shuyue Ma (classe ’99, n.232). Due clienti toste. Negli altri match utili per l’ingresso in main draw, nulla da fare per la lombarda Georgia Brescia (tesserata per il club bresciano di Lumezzane e dunque un po’ beniamina di casa), superata in due set dalla brasiliana Paula Cristina Goncalves, né per la ligure Cristiana Fernando, andata a sbattere sulla testa di serie n.2 dell’austriaca Julia Grabher. Mercoledì si comincia alle 10.00 (ingresso gratuito), con dieci incontri di singolare e quattro doppi in programma.

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