Toccare traguardi mai visti prima malgrado le difficoltà legate alla pandemia? Si può. L’esempio virtuoso arriva dal lago di Garda ed è quello dell’Associazione Tennis Desenzano, che nel bilancio dell’ottima stagione 2021 festeggia il record annuale di ore di impiego dei sei campi in terra battuta, fra scuola tennis, lezioni, tornei, utilizzo dei soci e altre attività. “Abbiamo raggiunto quota 17.000 ore in un anno – dice il presidente Damiano Saggioro –, la cifra più alta di sempre. Il tutto malgrado fino a marzo l’accesso ai campi fosse consentito solamente ai tesserati agonisti della Federazione Italiana Tennis. Significa che la voglia di giocare è tanta, da parte di tutti, e per un club non può che essere una buona notizia. Vuol dire che lo sport piace, il circolo anche e molta gente si è affezionata alla nostra realtà, preferendola ad altri luoghi”. La prova è anche nel numero dei tesserati, che ha raggiunto quota 600, così come nel centinaio di ragazzi che frequentano la scuola tennis e anche nelle ben dieci squadre agonistiche del club. Su tutte un team di Serie C maschile, già in Serie B negli anni passati, che ha chiuso al secondo posto un ottimo campionato e verrà riconfermato in toto per il 2021 (con l’inserimento anche di alcuni giovanissimi del vivaio), e un’altra squadra maschile di Serie D che in tre anni si è guadagnata altrettante promozioni consecutive, salendo dalla D4 alla D1. “Sono contento di lasciare la presidenza con questi risultati – continua Saggioro, che il prossimo 31 marzo terminerà il suo mandato sessennale da presidente, iniziato nel 2016 –, così come con degli eventi sportivi ormai consolidati che ci hanno fatto conoscere e apprezzare da tantissima gente”.
L’allusione del presidente è principalmente al torneo Open estivo, uno dei più ricchi in termini di montepremi e dei più apprezzati dell’intera Lombardia, ma anche al torneo internazionale Itf Senior per veterani e alle tante altre attività di successo della stagione che va concludendosi, tutte confermate anche fra i programmi in vista del 2022. “Se devo trovare un rimpianto del mio mandato – dice ancora il presidente – è la mancata conversione di uno dei campi in terra a una superficie sintetica. L’autorizzazione è pronta da un paio d’anni, ma ci siamo dovuti fermare a più riprese, prima per l’esplodere della pandemia e più di recente a causa dell’incredibile aumento subito dai costi dell’energia, come gas ed elettricità. I prezzi sono lievitati terribilmente e si tratta di aumenti in grado di mettere in serio pericolo i bilanci e la sopravvivenza di varie associazioni sportive come la nostra, a maggior ragione visto che arrivano in coda a due anni già complessi per tanti altri motivi. Mi auguro che si possa trovare presto una soluzione, in modo che certe risorse possano essere investite diversamente, per crescere ancora”. Il terreno è fertile: il bilancio del 2021 dice che il trend è molto positivo, i numeri crescono, le attività funzionano e dal punto di vista sportivo tutto va per il verso giusto. Una spinta, data anche dal momento d’oro del tennis e dello sport italiano, che può aiutare a porsi obiettivi sempre più importanti.
Leggi anche:
- None Found