Dalla terra verde dell’Orange Bowl da juniores, alla terra rossa dell’All Round da veterano per la seconda fase nazionale del campionato a squadre over 40. Era il 1989 quando Michele Baroncelli incontrò Andrei Medvedev a Miami, riuscendo a strappare quattro game nel secondo set. Dopo 28 anni, è ancora sui campi di tennis nel circuito veterani ma, principalmente, svolgendo la sua attività da maestro a Certaldo. “Adesso gioco poco, appena due tornei l’anno. Non sono mai stato tra i primissimi anche perché la mia generazione ha sfornato ottimi giocatori. Esperienze passate da ricordare? Il main draw dell’Orange Bowl in cui persi al primo turno da Medvedev”. Questo weekend invece, Baroncelli ha regalato al CT Firenze un prezioso punto in singolare nella sfida contro il CT Lequile. “La partita è andata bene nonostante un inizio un po’ teso. Dopo il primo match perso, ho sentito addosso tutta la pressione sulle spalle ma poi fortunatamente mi sono sciolto”. Lo Junior Tennis Perugia è sempre più favorito. “È certamente la squadra maggiormente accreditata alla vittoria. Noi, purtroppo, siamo un po’ rimaneggiati”. Ha sorpreso e non poco infatti, la scelta di non schierare il miglior giocatore di singolare, Lorenzo Pennisi. “Ha avuto un problema di salute e non poteva essere al 100%. Siccome siamo una squadra unita ha preferito farsi da parte. Arrivare secondi, a questo punto, rappresenterebbe un bel traguardo”.
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