di Sergio Pastena
Alla fine almeno ha vinto. Questo avranno pensato molti tifosi italiani quando la Rogers Cup di Montreal è finalmente arrivata alla fine con il successo di Caroline Wozniacki in finale contro Vera Zvonareva. “Almeno” perchè la danese nel corso della settimana ha fatto fuori le nostre due teste di serie, Flavia Pennetta e Francesca Schiavone, e “finalmente” perché è stata un’edizione strana, caratterizzata da una pioggia incessante nel fine settimana che ha costretto gli organizzatori a posticipare al lunedì non solo la finale, ma anche le semifinali.
Partiamo proprio dalle italiane: ancora una volta il bilancio non è negativo in termini di gioco ma, purtroppo, i risultati non sono arrivati. Ad andare più avanti è stata Francesca Schiavone: la leonessa ha finalmente vinto due partite di fila, prima superando in tre set tiratissimi la Makarova e poi sbattendo fuori dal torneo l’ex numero uno del mondo Dinara Safina. A fermare la corsa della milanese, come detto, la Wozniacki con un netto 6-3 6-2. La danese, nel turno precedente, aveva eliminato anche Flavia Pennetta, soffrendo però decisamente di più: un successo in tre set, con la brindisina che ha conquistato il primo parziale ma poi non è riuscita a mantenere il comando del gioco di fronte ai recuperi impossibili della numero due del mondo. La Pennetta, che aveva convinto contro Hantuchova e Kleybanova, scende di un’altra posizione in classifica ma a livello di punti rimane stabile. Ora, però, c’è la pesante cambiale degli Us Open da onorare.
A proposito dello Slam americano, è arrivata la notizia del forfait di Serena Williams che mischia le carte in tavola in vista di Flushing Meadows. Le pretendenti al titolo, a questo punto, sono molte, a cominciare proprio dalla Wozniacki che nell’appendice di lunedì ha superato Kuznetsova e Zvonareva mostrando una grande condizione e lasciando per strada appena dieci games. Proprio la Zvonareva aveva estromesso a sorpresa dal torneo canadese Kim Clijsters, battendola in tre set dopo che la belga non aveva comunque destato una grande impressione fino a quel momento, facendosi portare al terzo dalla Mattek-Sands. Prosegue la crisi di Jelena Jankovic, che da questa settimana scende al numero 5 della classifica mondiale e proprio non pare essere una delle favorite in vista di New York: per lei subito una sconfitta contro Iveta Benesova, che al primo turno aveva superato la nostra Sara Errani ma poi ha rimediato un 6-0 6-1 dalla Bartoli che non ha lasciato spazio a discussioni. Neanche la Dementieva ha impressionato, lasciando il passo alla cinese Zheng.
Così la situazione è davvero confusa: tenniste in forma come la Wozniacki, che però non ha ancora vinto uno Slam e potrebbe risentire della pressione di dover difendere punti pesanti (l’anno scorso arrivò in finale), altre decisamente poco in palla e l’incognita di Venus Williams, che da Wimbledon non ha più giocato un match ed arriva negli Stati Uniti con la testa di serie numero 3 e pochi punti da difendere (nel 2009 si fermò prima dei quarti). Non è da escludere, però, la possibilità che possa inserirsi un outsider nel discorso vittoria: Kuznetsova e Zvonareva hanno dimostrato di essere in buone condizioni, così come la Azarenka che però si è dovuta ritirare in semifinale a causa di una vescica.
Intanto è già cominciato il torneo di New Haven, ed in campo non ci sono solo outsider come nel torneo maschile: la testa di serie numero uno è proprio la Wozniacki, ma ci sono anche Stosur, Dementieva e Wickmayer. C’è anche Flavia Pennetta, alla ricerca di conferme e di punti: ne deve difendere 200, dopo che l’anno scorso arrivò in semifinale battuta proprio dalla danese, la sua autentica bestia nera. Per lei al primo turno la Kleybanova. Era in tabellone anche Francesca Schiavone, che nel 2009 si fermò subito contro la Rybarikova e quest’anno ha fatto altrettanto contro la Safina, che l’ha superata in tre set. Bene, invece, Sara Errani, che ha rifilato un 6-1 6-2 molto convincente alla Jie Zheng guadagnandosi il match di secondo turno contro Samantha Stosur. Batterla sarà un’impresa, ma dalla sua parte per il resto il tabellone appare abbastanza sguarnito. Tra le italiane c’erano anche Roberta Vinci, giunta all’ultimo turno delle qualificazioni prima di cedere alla Vesnina, e Maria Elena Camerin,eliminata al secondo turno dalla Lepchenko dopo aver superato la Flipkens.
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