La prima impresa del terzo Challenger Atp di Cortina arriva in serata. A firmarla è un Filippo Volandri in modalità extra-lusso, capace di mandare al tappeto un peso massimo come l’argentino Carlos Berlocq, n.89 Atp, in un’ora e 17 minuti di gioco. Volandri è stato aggressivo fin dal principio e ha condotto un match sempre propositivo: “Sapevo che con un giocatore esperto come lui non potevo metterla in lotta, dovevo fare io la partita”. Un 6-4 6-2 che ha fatto vedere stralci del Volandri dei giorni migliori e che lo lancia tra i protagonisti di settimana. Nel resto della giornata spazio per tre squarci d’azzurro, sia in cielo che in campo, e due pennellate russe più che decise. Federico Gaio e Matteo Donati sono i due azzurri ad aver dato la maggior prova di forza, subito dopo che il campano Lorenzo Giustino aveva aperto la giornata con due set molto concreti di fronte ad Agustin Velotti. Per quanto riguarda il faentino invece, beh, ha ricominciato da dove aveva lasciato: vale a dire dalla vittoria di Biella. In Piemonte il romagnolo aveva fatto suo il secondo Challenger in carriera nel giro di 15 giorni battendo un Top 50 come Thomaz Bellucci, e qui a Cortina non ha mostrato segni di stanchezza. O di crepe nel suo impianto di gioco. “La fiducia in questo momento non manca – ha detto Gaio dopo il 6-4 6-4 rifilato all’austriaco Bastian Trinker – e poi mi sono adattato molto bene al gioco qui in altura, forse perché le condizioni a Biella erano molto veloci”. Dopo un avvio flash (4-0 in suo favore), le cose si sono complicate un po’ per l’azzurro che si allena al centro tecnico di Tirrenia, ma alla fine l’austriaco non ha mai messo in discussione le certezze di Gaio. Vittoria netta, anche più di quanto non si potesse pensare alla vigila, per Matteo Donati: l’alessandrino non ha mai dato chance a Francisco Bahamonde, argentino naturalizzato italiano: 6-0 6-2 lo score di un match sempre a senso unico.
A Cortina vanno forte anche i russi, a partire da Karen Khachanov, che in realtà era partito con il freno a mano tirato: un 6-0 roboante per mano del siciliano Salvatore Caruso. Dalla fine del primo set in poi però qualcosa è cambiato: “Cosa? – dice lui – Che nel primo set le tiravo tutte fuori, negli altri due solo in campo”. Fino allo 0-6 6-3 6-1 finale. 6-3 6-1 è anche il punteggio inflitto dall’altro russo con fattore K, Aslan Karatsev, al siciliano Marco Cecchinato. Le brutte notizie in casa Italia arrivano però soprattutto da Stefano Napolitano, che a Cortina non è potuto scendere in campo per un problema alla spalla destra, eredità delle tante partite giocate in queste ultime settimane. Il suo forfait ha regalato una seconda chance (e una storia da raccontare a cena) a Tomislav Brkic. Il bosniaco, costretto a finire il suo impegno di qualificazioni alle 10 di martedì mattina, ha saputo di essere stato ripescato ed è rientrato in campo nel giro di una mezzora abbondante dal primo impegno. Risultati: sconfitta in tre set prima, con l’argentino Andrea Collarini, e sconfitta in tre set dopo, contro l’altro “albiceleste” Guido Andreozzi. Mercoledì, oltre agli ultimi 6 match di 1° turno, in campo anche due sfide di ottavi di finale con altrettanti azzurri: uno è Federico Gaio, opposto proprio ad Andreozzi; l’altro è Lorenzo Giustino, atteso da Khachanov (si gioca dalle ore 11.00).
I RISULTATI DELLA GIORNATA
Tabellone principale, primo turno – M. Safwat (EGI) b. G. Mager (ITA) 6-1 6-2, L. Giustino (ITA) b. A. Velotti (ARG) 6-3 7-6(4), F. Bagnis (ARG) [3] b. C. Garin (CHI) 6-1 7-6(2), F. Gaio (ITA) [SE] b. B. Trinker (AUT) 6-4 6-4, G. Andreozzi (ARG) b. T. Brkic (BIH) [LL] 6-4 5-7 6-2, K. Khachanov (RUS) [4, WC] b. S. Caruso (ITA) 0-6 6-3 6-1, M. Donati (ITA) b. F. Bahamonde (ITA) [WC] 6-0 6-2, L. Djere (SRB) b. G. Lama (CHI) 6-2 3-6 6-1, A. Karatsev (RUS) b. M. Cecchinato (ITA) [7] 6-3 6-1, F. Volandri (ITA) b. C. Berlocq (ARG) [1] 6-4 6-2.
Qualificazioni, turno decisivo – A. Collarini (ARG) b. T. Brkic (BIH) 7-5 4-6 6-3.
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