di Michele Galoppini (@MikGaloppini)
Mancano pochissimi giorni all’uscita dei tabelloni di qualificazione dello slam statunitense che di fatto dà forma quasi completa alla stagione tennistica per ATP e WTA, ma prima che i match sul campo possano essere giocati sono state annunciate le wild card ai tabelloni principali, grazie alle quali ben 13 statunitensi potranno, dinnanzi al loro pubblico, tentare un piccolo miracolo sportivo o quantomeno di ribaltare un pronostico generalmente chiuso. USA a parte, due sono stati gli inviti a tennisti francesi, più un premio alla carriera, che per una stella degli anni 2000 sta per terminare come annunciato poco tempo fa.
Cominciamo con il torneo maschile e con la WC assegnata dall’USTA al vincitore del WC challenge, cioè a colui che ha ottenuto più punti ATP (o WTA al femminile) in tre tornei prestabiliti dalla federazione statunitense. Parliamo di Bjorn Fratangelo, che grazie ad una finale e due semifinali challenger ha vinto la classifica del WC challenge, davanti ad Austin Krajicek, primo statunitense nelle ALT al main draw, al quale è stata assegnata poi la seconda WC.
Per gli stessi motivi di classifica, anche Jared Donaldson e Ryan Harrison hanno ricevuto un invito.
Il quinto invito è andato al giovanissimo ed interessantissimo diciassettenne Frances Tiafoe (nella foto), che quest’anno si è già messo in mostra tra i grandi, passando peraltro dalla 1136esima posizione di fine 2014 alla top300. Per lui, wild card anche grazie alla vittoria dei campionati nazionali Junior di Kalamazoo. Dal reparto giovani, un’altra WC proviene dal circuito NCAA, per il campione del circuito universitario statunitense: invito a Ryan Shane, classe 1994, che si è guadagnato, peraltro, anche l’invito per le qualificazioni del recentemente giocato Citi Open di Washington.
Da terre straniere, tradizionale WC di scambio con la federazione francese per Pierre Hugues Herbert, numero 139 del ranking, ma soprattutto invito per onorare la carriera di uno dei più grandi ed amati campioni degli anni 2000, Lleyton Hewitt, australiano ex numero 1 al mondo, che ha annunciato il termine della sua carriera alla fine della prossima edizione degli Australian Open, la ventesima che giocherà.
Passiamo quindi al torneo femminile. Vincitrice dello USTA WC challenge è Samantha Crawford, che dopo una partenza letargica nei primi due ITF della gara, ha guadagnato la wild card grazie alla finale del torneo di Lexington, lasciando dietro di lei a pari merito Brooke Austin e Sanaz Marand. Dal citato torneo di Kalamazoo, la seconda WC a livello femminile va invece a Sofia Kenin, giovanissima statunitense di origini russe, numero 764 delle classifiche WTA ma top10 tra le Junior.
Proseguendo in parallelo con gli inviti a livello maschile, la wild card proveniente dal circuito NCAA è Jamie Loeb, ventenne in buona crescita che ha vinto quest’anno anche il torneo più importante della sua carriera, nel 25k di El Paso.
Per meriti di classifica, non c’è invito più meritato di quello di Bethanie Mattek-Sands, che dopo grossi problemi fisici quest’anno ha riscalato la classifica fino a rientrare in top100 (non abbastanza velocemente per non necessitare di un invito), senza dimenticare i grandissimi risultati ottenuti in doppio con Lucie Safarova. Per classifica e giovane età, che fa di loro tre delle maggiori speranze del tennis a stelle e strisce, sono poi Louisa Chirico (nella foto), Nicole Gibbs e Sachia Vickery le ultime tre giocatrici USA ad ottenere un invito.
Infine, parlando nuovamente di WC di scambio con la Francia, sarà Oceane Dodin la transalpina a giocare a Flushing Meadows nel main draw, nonostante i non troppo buoni risultati di quest’ultimo periodo, non all’altezza quantomeno di quanto sperato ad inizio anno.
Incuriosisce la mancanza, tra i nomi al femminile, di CiCi Bellis, sedicenne che lo scorso anno sorprese il mondo e soprattutto Dominika Cibulkova.
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