di Claudio Maglieri
E’ la settimana dei maestri, a Wimbledon si è parlato tantissimo di Marcus Willis e della sua favola incredibile ma anche al Tc Poggibonsi può raccontare una storia per certi versi analoga (pur con tutte le differenze del caso). Serena Frazzitta, infatti, corona il suo sogno e vince il Trofeo ChiantiBanca, lei che al circolo toscano svolge proprio il ruolo di istruttrice: dopo molti tentativi (e una finale persa nel 2012 contro Alexia Virgili) la venticinquenne chiude con il botto la sua settimana paradisiaca e sconfigge in finale la favoritissima Federica Grazioso, con il punteggio di 61 76. Tre partite, nessun set perso ma soprattutto tre tie-break portati a casa: <Di solito non sono così fortunata in quei frangenti> racconta poco dopo la fine del match, con la voce piena di felicità.
L’Open di Poggibonsi è suo, ecco la nuova profeta in patria. <Finalmente, dopo tanti anni ce l’ho fatta: da sempre era il mio obiettivo, non è mai facile imporsi nel proprio circolo. C’era molta gente a sostenermi, tra cui tutti i miei allievi: nonostante il poco allenamento ho giocato bene, avevo buone sensazioni anche se non mi aspettavo di vincere. Grazioso è molto forte, ma sono stata tranquilla e ho tirato molti vincenti: nel secondo set ero sotto, poi ho recuperato. E poi per i miei allievi questa vittoria è stata uno stimolo, a fine gara mi han detto “domani ci si allena”>. Una bella soddisfazione, considerando che Poggibonsi era il suo terzo torneo del 2016 a causa di alcuni problemi fisici alla schiena (l’ultimo Open vinto era quello di Siena, nel 2015).
Nessuna sorpresa, invece, tra i maschi: Matteo Trevisan, al rientro dopo i gravi problemi al polso che gli hanno fatto perdere diversi mesi in questo 2016, conclude alla grande una settimana da sogno (zero set persi) e regola in finale Giulio Torroni con un doppio 63. Match di quasi due ore, Torroni non si tira indietro ma le qualità del fiorentino sono evidenti: <Ho rischiato di dovermi operare, i chirurghi mi hanno spiegato che il mio polso non si può recuperare facilmente a causa di una grave lesione: da febbraio a giugno sono rimasto fermo, ma qui a Poggibonsi è andata bene. Il prossimo 11 luglio giocherò anche l’Open di Montecatini, poi si vedrà: inutile progettare il futuro, la vita ha troppe sfaccettature>. A Poggibonsi sperano di averlo anche nel 2017: <Mi sono trovato bene qui, è un torneo ben organizzato: sarebbe bello tornare, se giocherò ancora gli Open. Poi mai dire mai, spero di trovare continuità ma il futuro è una delle poche cose che non si possono sapere>. Anche Simone Bolelli, nel 2014, rientrò al Challenger di Bergamo dopo un problema al polso e vinse: <Anche io avrei preferito vincere un Challenger> scherza Matteo, che poi sottolinea: <Con i polso non è mai facile, guardate Juan Martin Del Potro: non è più quello di prima, gioca tanti rovesci in back, si vede che ha paura>.
Per lo staff è invece arrivato il momento delle analisi finali: una 17° edizione che ha dato molte soddisfazioni. <Gran bel torneo, frequentato da tanti soci e tanti curiosi – le parole del responsabile organizzativo Claudio Petreni – è il primo anno che un nostro allievo, nato e cresciuto qui, va a vincere: Serena si è imposta contro pronostico, mentre Trevisan è una certezza, si sa che gioca bene anche se il suo avversario ce l’ha messa tutta. Nel 2017 ci saremo ancora, chi è venuto quest’anno è rimasto soddisfatto: proveremo ad avere altri nomi di grido, per Trevisan era la prima volta qui da noi e speriamo che possa ritornare. Sarebbe bello, poi, avere ancora più gente in grado di metterlo in difficoltà. Ringrazio gli sponsor e in particolare ChiantiBanca, una realtà sana che sponsorizza un sport sano come il tennis>.
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