Se col brivido è più bello, con due match-point cancellati la libidine raddoppia. Lo sa bene Martina Trevisan, che si è guadagnata la finale della sesta edizione del Trofeo Cpz di Bagnatica al termine di una battaglia di altissimo livello contro Claudia Giovine, domata per 6-4 3-6 7-6 dopo 3 ore e 9 minuti. Il match, terminato alle 22.55, è stato giocato punto su punto e ha cambiato padrona più volte. Prima sembrava lei, partita meglio incassando il primo set, poi l’avversaria, che ha ribaltato la situazione volando avanti per 5-3 al terzo, ma per decretare la vincitrice c’è stato bisogno di altri quattro game più il tie-break, colmi di emozioni, nervosismo e tanto tanto pathos. E pure i due match-point mancati dalla 26enne brindisina, che può recriminare soprattutto per il primo sul 5-3, fallito con una risposta forzata che non ha superato la rete. Su quello del 5-4, invece, un nastro ha dato una mano alla 22enne fiorentina, segno che la sorte aveva già deciso la sua preferita. E così è diventata la serata dei Trevisan: mentre Matteo è tornato al successo nel circuito internazionale dopo oltre un anno di digiuno, vincendo la prova maschile di Piombino (Toscana), la sorella si è guadagnata una finale di spessore. Confermando una volta di più le sue grandissime doti di lottatrice. E ricordando a tutti che è ancora in tempo per regalarsi una carriera di alto livello, malgrado sia stata lontana dai campi per ben quattro anni e mezzo. Aveva detto basta nel 2009, ancora sedicenne, quando era in cima all’elenco delle promesse azzurre. Ma nella primavera del 2014 la racchetta è tornata a bussare alla sua porta e la partita è ricominciata: di nuovo in campo e subito competitiva, tanto da regalarsi cinque titoli in un paio di stagioni. Ora c’è una nuova finale da giocare, la seconda in un torneo da 25 mila dollari di montepremi dopo quella vinta lo scorso anno a Roma.
Nella finale di domenica (ora 15.30, ingresso gratuito), la toscana – in gara con una wild card della Federazione Italiana Tennis – se la vedrà con la polacca Katarzyna Piter, quinta testa di serie e finalmente tornata a esprimersi ai livelli che le competono. La 25enne di Sczecin, numero 95 Wta nel 2014, nei mesi scorsi ha faticato a trovare il suo miglior tennis, scivolando fuori dalle prime 250 della classifica, ma a Bagnatica ha dimostrato che il suo tennis vale decisamente di più. Lo racconta il suo cammino verso la finale: quattro vittorie in due set e la miseria di sedici giochi lasciati alle avversarie. L’ultima a provare a metterle i bastoni fra le ruote è stata la spagnola Olga Saez Larra, numero 7 del seeding, prima messa alle corde con un tennis molto più concreto, e poi costretta ad alzare bandiera bianca sul 6-3 5-2, a causa di un infortunio alla caviglia destra. È arrivato proprio nell’ultimo game, a match ormai compromesso: rincorrendo una palla la spagnola è inciampata, cadendo a terra e rimediando una brutta distorsione. Visto lo score, ha preferito gettare la spugna per non aggravare la situazione. Buon per la Piter, che si presenterà in finale molto più fresca dell’avversaria, per provare a conquistare l’ottavo titolo in carriera a livello Itf (sarebbe il terzo in un torneo da 25 mila dollari), e diventare la prima polacca nell’albo d’oro. Fra le due finaliste non c’è alcun precedente. Il live streaming del match clou sul sito www.itfbagnatica.it.
RISULTATI
Singolare. Semifinali: Piter (Pol) b. Saez Larra (Esp) 6-3 5-2 ritiro, Trevisan (Ita) b. Giovine (Ita) 6-4 3-6 7-6(4).
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