(Flavio Cipolla – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew (inviato a Trani)
Flavio Cipolla e Francesco Aldi non deludono e raggiungo i quarti di finale del challenger di Trani. Il tennista romano si è imposto, non senza difficoltà, sul gigante serbo Ciric, superato col punteggio di 64 46 64. Aldino ha invece avuto la meglio sull’argentino Alund, rimontando un set di svantaggio ed uscendo fuori alla distanza (come è solito fare) con un eloquente 46 62 62.
Flavio Cipolla b. Nikola Ciric 64 46 64
Match subito in salito per Flavio, che è partito ad handicap sotto di un break. Il romano, che è comunque apparso molto più in forma fisicamente rispetto a due giorni fa, ha iniziato però a rispondere con continuità alle bordate del gigante serbo; sono arrivati due break consecutivi e Cipolla si è portato avanti 4-2, mantenendo il vantaggio sino al 6-4. Da sottolineare come Flavio abbia raggiunto per tre turni di servizio consecutivi la palla break (due i break come detto realizzati nel primo set). Il secondo parziale è iniziato bene per Cipolla, che si è procurato due palle break sul punteggio di 1-1. Ciric si è salvato e si è proseguito con i turni di servizio sino al 5-4 per il serbo. Nikola ha messo a segno una volé smorzata e una stop volley molto buona (0-30), con Flavio che ha risposto con due bei vincenti (30-30). Purtroppo Flavio ha perso i successivi due punti (approccio di diritto in back sul nastro e accelerazione di diritto a sventaglio larga), consegnando il secondo set Ciric. Il terzo set ha visto invece Flavio partire più deciso e breakkare il serbo sul 2-1. Da quel momento Nikola è apparso più in difficoltà, ma ha proseguito comunque a fare il suo tennis fatto di accelerazioni di rovescio piatte e col diritto in top. Flavio, dopo aver avuto la possibilità di salire sopra di due break, ha comunque chiuso al primo match point per 64 46 64. Flavio è apparso più in forma rispetto al match di primo turno con Aguilar, ma non è certamente il Cipolla dei giorni migliori che pare ancora lontano. La grinta messa in campo è però tornata quella giusta e il romano non ci sta a perdere. Ciric, come sottolineava Quirino Cipolla in tribuna, “è un giocatore con discrete potenzialità.. se ben allenato può diventare un buon professionista. Nonostante sia molto alto ha anche una discreta sensibilità. Deve però migliorare molto fisicamente.” Flavio, al termine del match, ha invece dichiarato: “Per me non è semplice giocare contro questi grandissimi battitori. E’ molto stressante perché sono quasi imbreakkabili. In più Ciric è uno che non serve solo forte, ma anche piazzato e angolatissimo (soprattutto da sinistra; n.d.r.). Sui miei turni di servizio mi sentivo sotto pressione e cercavo di mettere la prima in campo, ma non ci sono riuscito a dovere. Ora affronterò il vincente di Machado e Huta Galung. Non ho mai vinto con nessuno dei due. Vedremo domani..”
(Francesco Aldi – Foto Nizegorodcew)
Francesco Aldi b. Martin Alund 46 62 62
Vittoria in rimonta per Aldino, che dopo un primo set in cui ha patito la verve dell’argentino, ha messo in mostra tutte le sue qualità: corsa, acume tattico e grinta da vendere. Alund è impazzito pian piano, sotti i colpi intelligenti del siciliano. Aldino ha corso tantissimo sotto il sole cocente e la foto (secchio d’acqua accanto alla panchina e una quantità non ben definita di magliette cambiate) sta lì a dimostrarlo.
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